Edizione SALERNO
28/10/2010
Nocera Inferiore La guardia giurata Gerardo Citarella vittima dell’assalto all’Unicredit di Casoria
«Rapinatori pronti ad uccidere»
Salvatore De Napoli
Nocera Inferiore. «I vili assassini hanno sparato appena hanno visto le due GUARDIE GIURATE: avevano già stabilito di ucciderle». L’avvocato Paride Annunziata, che assiste l’istituto di vigilanza «Ipervigile», ha analizzato la dinamica della tragica rapina all’agenzia Unicredit di Casoria, dove è morto il quarantasettenne vigilantes Gerardo Citarella di Nocera Inferiore, ed è stato gravemente ferito il trentanovenne agente Giuseppe Lotta, residente a Scafati. «Dal primo esame della dinamica dei fatti – ha aggiunto Annunziata – i rapinatori sono andati sul posto con la precisa intenzione di far fuoco contro le GUARDIE GIURATE per rapinare il denaro che trasportavano. Avevano messo, cioè, in conto di ucciderle e anche di provocare una possibile strage, avendo sparato all’impazzata. Questi vigliacchi non sono dei semplici rapinatori ma vili assassini che hanno agito in puro stile talebano». E intanto, sotto la sede dell’Ipervigile, molti colleghi hanno appeso al cancello d’ingresso dell’istituto di vigilanza un drappo nero e un lenzuolo bianco su cui c’è scritto: «Gerardo resterai nei nostri cuori. I tuoi colleghi», e qualche altro ha aggiunto «Pino vive». Per l’azienda e per gli altri agenti, Citarella era una persona veramente perbene, attaccato al suo lavoro, diventato un eroe per adempiere al suo dovere. Intanto, questa mattina sarà conferito l’incarico al medico legale per eseguire l’autopsia sul cadavere di Citarella. A questo punto i suoi funerali potrebbero tenersi a Nocera Inferiore venerdì o sabato, anche se, visto che centinaia di colleghi di Gerardo vogliono partecipare al rito funebre, essendo impegnati in lavoro del comparto sicurezza che non possono lasciare se non in giornate festive, questo potrebbe essere celebrato domenica prossima, sempre che negli enti pubblici preposti prevalga il senso di umanità su eventuali problemi tecnico-giuridici. Intanto, le condizioni di Giuseppe Lotta, ieri mattina, sembravano peggiorare, poi, dopo mezzogiorno sono tornate stazionarie, tendenti a un lieve miglioramento. La guarda giurata scafatese (anche se nativo di Torre Annunziata) è stata gravemente ferita a un polpaccio e alla spalla destra. Fedele al suo nome, il vigilantes combatte strenuamente per ritornare presto da sui familiari. L’intera città di Nocera è sotto choc. Molti conoscevano il «gigante buono», come in tanti definivano Gerardo Citarella, un uomo di grosse dimensioni fisiche come lo era anche il suo cuore. Persona estremamente buona, dedito alla famiglia, Gerardo era tutto per sua moglie Rosa e i due suoi figli, uno alunno del liceo scientifico e un altro della scuola media Solimena. Otto alunni della classe della scuola media, accompagnati dal preside Giuseppe Pannullo e dall’insegnate Antonella D’Amato, sono andati a trovare a casa il loro sfortunato compagno per dargli un minimo di conforto. Una trentina di minuti dove gli studenti hanno fatto compagnia al loro amico, cercando di farlo distrarre dalla tragedia che lo ha colpito. «Gerardo Citarella e sua moglie sono persone perbene e hanno sempre avuto un rapporto rispettoso e collaborativo con la scuola – ha affermato il preside Pannullo – In tutto l’istituto c’era un’aria di tristezza. Saremo vicino al nostro allievo per dargli la possibilità di superare questo momento difficile». Non mancano gli attestati di stima e di affetto di decine di dipendenti dell’Ipervigile. «Il giorno prima della sua morte – ricorda un suo collega, Raffaele Iapicco – ci eravamo incontrati proprio a Casoria, non lontano dal luogo della rapina per un incombenza di lavoro. Gerardo era tranquillo e si è dimostrato disponibile come al solito. Era un uomo dalla battuta pronta, un simpaticone, uno con il quale ti fermi spesso e volentieri a parlare. Era un appassionato dei giochi on line di facebook, e invitava gli amici a giocare con lui».