Blitz della Penitenziaria, presi due evasi

Edizione BENEVENTO

29/10/2009

L’ALLARME CRIMINALITÀ

Trasferiti nuovamente nell’istituto di pena di Airola Picardi e Landieri, resta in libertà l’omicida Brunetti

Blitz della Penitenziaria, presi due evasi

In azione due squadre speciali gli arresti a S. Giorgio a Cremano

HE10_1987.jpgSono stati arrestati dalla polizia penitenziaria due dei quattro giovani evasi l’altra sera dal carcere minorile di Airola. Si tratta di Marcello Picardi e Giuliano Landieri. I due detenuti, subito dopo la fuga si erano rifugiati nell’abitazione della famiglia di Picardi a San Giorgio a Cremano dove sono stati scovati dopo una serie di appostamenti dagli agenti in forza all’istituto penitenziario minorile di Airola dove i due sono stati nuovamente rinchiusi. Ma non si è trattato di un blitz: una volta individuati i ragazzi, la famiglia è stata pronta a collaborare con le forze dell’ordine. Ricordiamo che martedì sera Giovanni Favarolo, 19 anni, un’altro dei quattro giovani protagonisti della rocambolesca fuga dall’istituto di pena minorile sannita, era stato bloccato nella zona di San Giovanni a Carbonara, nel centro storico di Napoli. Il giovane, che doveva scontare una pena fino al 29 dicembre, ha detto di essersi allontanato dal carcere per un amore non corrisposto. Figlio di un pregiudicato che risiede a Recale, nel Casertano, Favavorolo era stato arrestato a settembre dai carabinieri per detenzione abusiva di coltello. Prima dell’arresto viveva nel quartiere di Ponticelli con una nonna. Resta, quindi, ancora da catturare solo il quarto evaso, Manuel Brunetti, accusato dell’uccisione della GUARDIA GIURATA Umberto Concilio. Brunetti è probabilmente il più pericoloso dei quattro ragazzi che lunedì sera sono evasi da Airola, quello che da tempo preoccupava la dirigenza del carcere per l’influenza negativa che aveva sui suoi compagni. Marcello Picardi, di Ponticelli, doveva lasciare il carcere nel 2023. Era stato condannato a 16 anni per l’omicidio di Umberto Improta, avvenuto il 27 novembre del 2007 a San Giorgio a Cremano. Cosi ricostruisce in una nota l’arresto dei due evasi il segretario della Uil Pubblica amministrazione Eugenio Sarno: «Nel corso della notte, agenti di polizia penitenziaria in forza all’IPM di Airola, coordinati dagli ispettori Marotta e Pirozzi, hanno riassicurato alla Giustizia due dei quattro evasi. I due sono stati tratti in arresto presso l’abitazione del Picardi, che deve scontare una pena di sedici anni per omicidio. Entrambi sono stati associati presso l’IPM di Airola in attesa della convalida da parte dell’autorità giudiziaria. Desidero esprimere i più vivi complimenti ai colleghi di Airola per la brillante operazione. Ora voglio auspicare che gli impegni assunti dal Capo del Dgm, Brattoli, si trasformino in atti concreti. Dall’adeguamento strutturale dell’istuto di Airola, alla copertura delle spese mediche per i feriti, al riconoscimento formale con encomio al personale che ha impedito una evasione di massa, mettendo in gioco persino la propria vita».

Blitz della Penitenziaria, presi due evasiultima modifica: 2009-10-30T11:45:00+01:00da sagittario290

Colpo in banca con un taglierino

Edizione SALERNO

24/10/2009

Colpo in banca con un taglierino

In due minacciano i cassieri e poi fuggono con un bottino di ventimila euro

HE10_4120.jpgFRANCESCO FAENZA. Eboli. Rapina da 20 mila euro al banco di Napoli. Il colpo è stato realizzato da due trentenni, ieri mattina alle 11, lungo il viale Amendola. Il primo rapinatore, basso di statura, aveva il viso coperto. Da sotto il cappuccio della felpa apparivano evidenti i baffi. Con un temperino tra le mani, ha tenuto a bada i cinque clienti in fila. Il secondo rapinatore era più alto. Ha agito a volto scoperto. Entrato in banca, ha scavalcato la postazione e ha raggiunto i due cassieri. Con il temperino puntato alla gola, i dipendenti dell’istituto di credito hanno consegnato i 20mila euro di incasso. Al momento della rapina, alla cassa c’erano una donna e il vicedirettore dell’istituto. Il Banco di Napoli è sprovvisto di VIGILANTES. I due rapinatori hanno agito senza alcun ostacolo. I metaldetector non hanno funzionato con i temperini. Incassati i soldi, i rapinatori sono fuggiti via, lungo il viale Amendola. Hanno girato per via Turati, svoltando verso la scuola Matteo Ripa. Qui, forse, li attendeva un complice in auto, pronto a ripartire. Lanciato l’allarme, in zona sono giunti i carabinieri del tenente colonnello Nobile Risi, i vigili urbani in servizio lungo il viale Amendola e alcuni agenti della polstrada. Tra i clienti in fila, al momento della rapina, c’era infatti un poliziotto della stradale di Eboli. Indagini in alto mare. I carabinieri hanno ascoltato i testimoni oculari. Prima i clienti in banca, poi i dipendenti dell’istituto di credito. Sequestrato il dvd delle telecamere a circuito chiuso. La svolta nelle indagini potrebbe partire solo da qui. Visionando i filmati, i carabinieri dovrebbero dare un nome e un volto ai responsabili della rapina. Le telecamere comunali posizionate vicino alla farmacia Volpe non hanno ripreso la scena. Sono fuori uso, da diversi mesi. Un contributo importante potrebbe arrivare dai filmati delle telecamere della farmacia comunale. Intanto, i militari di via Dalla Chiesa cercano eventuali complicità, presunti coinvolgimenti dei pregiudicati ebolitani. L’arrivo dei carabinieri sul viale Amendola ha richiamato in zona molti curiosi. Uno alla volta, dalla banca, sono usciti tutti i clienti. «Ero alla porta di ingresso- racconta Gerardo Maglio, infermiere del pronto soccorso-. Premevo il pulsante per entrare, ma le porte erano bloccate. Una voce dal citofono mi ha detto di allontanarmi. A quel punto ho capito che c’era una rapina in corso. Altro non posso aggiungere». Decine le persone sui marciapiedi che hanno assistito, senza saperlo, alla fuga dei rapinatori: «Parlare di fuga è esagerato- spiega Massimo Giusti, presidente della squadra di beach soccer ebolitana- Ero all’angolo con via Nobile, insieme a un vigile urbano. Abbiamo visto questo ragazzo uscire dalla banca. Camminava a passo svelto, non correva. Ha perso dei soldi di tasca. Si è fermato. Piegandosi sulle gambe, ha recuperato le banconote ed è andato via, dileguandosi per via Turati. Abbiamo notato che avevamo molti soldi in tasca, ma non potevamo certo dedurre che fosse un rapinatore». Nessun ferito tra i clienti, tanto spavento per i dipendenti. La conta dei danni non è durata a lungo. L’ammanco è di 20mila euro. Risale al 2 aprile del 2008, l’ultima rapina al Banco di Napoli. Un anno e mezzo fa, i rapinatori agirono di pomeriggio, armati di temperino e con il viso parzialmente coperto. I ladri fuggirono via con 15mila euro.

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S.M. di Sala. Razzia alla pelletteria Abl

Giovedì 15 Ottobre 2009,

Ed: VENEZIA
Pagina: 20

S.M. di Sala. Razzia alla pelletteria Abl

603789_1107872977.jpgS.MARIA DI SALA – Ancora una spaccata a danno della pelletteria Abl, in via Leonardo da Vinci a Santa Maria di Sala. Martedì sera, verso le 22, secondo la prima ricostruzione dei fatti, alcuni ignoti hanno sfondato la vetrata d’ingresso con un tombino, secondo una tecnica già sperimentata da tempo a Padova. Una volta all’interno del negozio hanno fatto razzia di borse, valigie e portafogli che erano in esposizione. A metterli in fuga è stata una guardia giurata giunta sul posto per il giro di perlustrazione. I malviventi sono scappati con la merce a bordo di una vettura, probabilmente una Fiat Stilo. Il bottino è consistente: secondo una prima stima da parte dei titolari è stata rubata merce per 50mila euro. Due anni fa la pelletteria era stata presa di mira dai banditi che, con una tecnica analoga, avevano svuotato il negozio. (d.tam.)

S.M. di Sala. Razzia alla pelletteria Ablultima modifica: 2009-10-16T11:00:00+02:00da sagittario290

Allarme sicurezza negozianti in rivolta

Edizione SALERNO

10/10/2009

SCAFATI

Allarme sicurezza negozianti in rivolta

HE10_4022.jpgNICOLA SPOSATO Scafati. Allarme sicurezza della Cidec. Il presidente Mario Casciano all’attacco: «Stiamo contattando istituti di VIGILANZA PRIVATA per aumentare la sicurezza diurna in vista delle prossime festività. Solo fino a poco tempo fa c’erano pattuglie di carabinieri a piedi. Stessa cosa per la polizia municipale». L’incontro con il leader dell’associazione commercianti è occasione per una disamina generale sul settore. In un recente passato la città era meta privilegiata proprio per il commercio. Il clima è cambiato. Cali delle vendite del 40%. Quattro attività commerciali chiuse in poco tempo sul centralissimo corso Nazionale. Piccoli negozi e grandi filiali di negozi sportivi e di arredamento pronti a lasciare la città. Viabilità sempre più caotica. «Con spirito di servizio – spiega Casciano – verso un’amministrazione che programma opere importanti chiediamo interventi tampone urgenti per il commercio». L’ente annuncia il piano di opere pubbliche: 50 milioni di euro con cantieri fino a settembre 2010. Casciano propone: «Pensiamo a parcheggi temporanei come proponiamo una riduzione temporanea delle imposte per gli operatori del settore». Dalla Cidec sollevato il problema dell’esigenza di nuove arterie nell’attesa del piano parcheggi o di sosta a pagamento. Sul tema arriva, attraverso l’Acse, la chiarificazione dell’Aipa, la società che sta gestendo il piano. In un comunicato si legge: «Dopo le difficoltà iniziali incontrate, la segnaletica orizzontale è pronta e presto sarà collocata quella per le aree non a pagamento».

Allarme sicurezza negozianti in rivoltaultima modifica: 2009-10-11T11:00:00+02:00da sagittario290

Ruba calzi e rossetti

Venerdì 9 Ottobre 2009,

Ed: PORDENONE
Pagina: 7

Ruba calzi e rossetti

volante-polizia-commissariato103-150x150.jpgPORDENONE – Sorpresa a infilare calzini e rossetti nella borsetta, una romena che abita a Pordenone l’altro ieri pomeriggio è stata fermata dal vigilantes dell’Eurospar. Ha reagito violentemente per fuggire e il furto si è trasformato in tentata rapina impropria. Arrestata dalla Squadra Volante, è stata rimessa in libertà subito dopo l’identificazione dal pm di turno Federico Facchin. Aveva sottratto merce per 38,97 euro.

Ruba calzi e rossettiultima modifica: 2009-10-10T11:45:00+02:00da sagittario290

MILANO: BLOCCANO GUARDIA GIURATA E RAPINANO BANCA

8/10/09 – 20:07

MILANO: BLOCCANO GUARDIA GIURATA E RAPINANO BANCA, BOTTINO DI 3.400 EURO

113-polizia-di-stato-150x150.jpgMilano, 8 ott. (Adnkronos) – Rapina all’agenzia Intesa Sanpaolo in via Parenzo a Milano. Erano le 13.30 quando due rapinatori, pistola in pugno, sono entrati in azione. Prima hanno bloccato la guardia giurata ferma davanti all’istituto di credito, poi uno dei malviventi ha fatto irruzione in banca e ha costretto i dipendenti a consegnare il denaro. La coppia di rapinatori, tra i 35 e i 40 anni e con accento meridionale, si e’ allontanata con il bottino di 3.400 euro. Sul caso indaga la polizia.

(Afe/Lr/Adnkronos)

MILANO: BLOCCANO GUARDIA GIURATA E RAPINANO BANCAultima modifica: 2009-10-09T11:45:00+02:00da sagittario290

Rimini: ‘beccato’ a rubare un paio di scarpe, arrestato un romeno

5 ottobre 200914.41

Rimini: ‘beccato’ a rubare un paio di scarpe, arrestato un romeno

auto-polizia-250.jpgRIMINI – ‘Beccato’ dagli occhi delle telecamere di sorveglianza mentre stava occultando in una borsa schermata con carta stagnola un paio di scarpe. Un romeno di 34 anni è stato arrestato dagli agenti della Volante della Questura di Rimini. L’episodio si è consumato domenica al centro commerciale “I Malatesta” di Rimini. A dare l’allarme al ‘113′ sono state le guardie giurate del centro che hanno bloccato l’individuo subito dopo aver osservato quanto stava facendo attraverso i monitor di sorveglianza.

Rimini: ‘beccato’ a rubare un paio di scarpe, arrestato un romenoultima modifica: 2009-10-06T10:45:00+02:00da sagittario290

Commando assalta un portavalori

Edizione CIRC_NORD

02/10/2009

L’ALLARME CRIMINALITÀ

Commando assalta un portavalori

Frattamaggiore, occupata una tipografia come base d’appoggio: sequestrati i titolari

Due auto a sbarrare la strada poi i malviventi hanno circondato il furgone destinato alle Poste Bottino magro: solo 30mila euro

HE10_2931.jpgMARCO DI CATERINO Frattamaggiore. La rapina era stata studiata nei minimi dettagli. E per i quattro malviventi che ieri mattina hanno assaltato un furgone portavalori della Bsk Service nei pressi dell’agenzia Uno delle Poste in via Vergara a Frattamaggiore, tutto è filato liscio. Persino la parte più rischiosa che prevedeva il sequestro dei titolari di una tipografia che si trova proprio di fronte all’area di sosta dei blindati e dal cui interno due malviventi hanno aspettato l’arrivo del furgone. Unico intoppo il bottino. Tanto rischio per «solo» trentamila euro, contenuti negli ultimi due sacchi che dovevano essere recapitati dal blindato all’ufficio postale al termine del giro di consegna. In compenso, come oramai avviene in questi casi, in mano ai criminali sono finite le armi d’ordinanza dei vigilantes, due pistole Beretta calibro 9, che le GUARDIE GIURATE sono state costrette a consegnare sotto la minacce delle armi dei malviventi. Tutto si è svolto in poco meno di cinque minuti. Con precisione chirurgica. I banditi, avevano anche preparato una Alfa 156, posteggiata nelle prime ore del mattino accanto all’ufficio postale, e che poi è stata utilizzata per la fuga in direzione di Carditello. «Sono entrati in due. Armati di pistola e con il volto coperto da calze e dal casco semi integrale – raccontano i fratelli Mario e Francesco Renza, titolari della tipografia – erano le nove e mezza. Abbiamo pensato ad una rapina. Invece, con voce calma e in dialetto ci hanno ordinato di posare i cellulari sulla scrivania e di salire sul soppalco. E di non scendere. Altrimenti ci ammazzavano». I rapinatori nella tipografia, nascosti alla sa chi passava per la strada dalle pubblicità adesive incollate sulla porta della tipografia, hanno aspettato solo pochi minuti. Il blindato della Bsk Service è giunti di li a poco, seguito da una Fiat Punto, alla cui guida c’era un terzo complice, che ha bloccato la vettura di traverso sulla carreggiata, impendendo così il passaggio di altri veicoli. E non appena i vigilantes sono scesi per la consegna, i malviventi che erano nella tipografia sono usciti circondando le due GUARDIE GIURATE insieme al complice che li aveva seguiti con la Punto. In meno di sessanta secondi, i due sacchi con il contante e le pistole dei vigilantes, sono passati nelle mani dei banditi, che percorsi una decina di passi, sono balzati a bordo dell’Alfa 156, che è ripartita con una lunga sgommata. Sul posto gli agenti del commissariato di Frattamaggiore, diretto dal vice questore Angelo Lamanna. Gli agenti hanno sequestrato la Punto, risultata rubata a Sant’Arpino lo scorso mese di Agosto e uno scooter Honda hs, rubato a Napoli qualche mese fa. Secondo gli inquirenti, la banda che ha agito ieri mattina potrebbe essere la stessa che ha portato a segno due colpi con la stessa tecnica sia a Frattamaggiore che a Caivano, depredando sempre un blindato della Bsk Service, che con quello di ieri sale a quota sei nel poco invidiabile record di rapine subite.

Commando assalta un portavaloriultima modifica: 2009-10-03T12:00:00+02:00da sagittario290