Influenza A, dodici vittime in Italia

29 ottobre 2009

DECEDUTI ANCHE UN NIGERIANO A FERRARA E DUE DONNE A MILANO E RIMINI

Influenza A, dodici vittime in Italia
Quattro morti in due giorni a Napoli

Erano tutti ricoverati all’ospedale Cotugno. I medici: «Ma il virus H1N1 è solo una concausa»

INFL--180x140.jpgNAPOLI – L’influenza A colpisce duramente: quattro persone sono morte a Napoli, tutte ricoverate all’ospedale Cotugno, due donne sono decedute a Milano e Rimini, un nigeriano a Ferrara. Il numero dei decessi in Italia sale a dodici.

LE VITTIME – A Napoli, a distanza di due giorni dal medico Claudio Petrè, sono morti Francesco Esposito (64 anni), il cinquantenne Marcello Calì e un secondo medico, Eugenio Campanile di 73 anni. Erano tutti ricoverati all’ospedale Cotugno. A Roma è deceduta una donna di 74 anni, a Rimini una 43enne, a Ferrara un nigeriano di 26. Ma i medici insistono: il virus H1N1 è solo una concausa perché tutti i deceduti avevano un quadro clinico già compromesso. Intanto il vice ministro alla Salute Fazio indica che l’Italia, con la Spagna, è il Paese più colpito dal virus in Europa.

AL COTUGNO – Quattro decessi in poche ore dopo il primo, la notte tra 3 e 4 settembre. Le condizioni di Esposito erano già gravissime al momento del ricovero e il decesso è avvenuto dopo un’ora. Aveva una polmonite diffusa e un referto di broncoaspirato per miceti. Nella notte la morte di Marcello Calì, siciliano, arrivato dal carcere di Poggioreale dove era detenuto dal ’90 dopo la condanna per violenza sessuale su una bambina di 6 anni e omicidio. Era stato ricoverato al Cotugno martedì sera, lo stesso giorno del decesso di Petrè. Calì era gravemente obeso, diabetico e affetto da broncopneuomatia cronica ostruttiva e cardiopatia post ischemica. L’ultima vittima, Eugenio Campanile, era direttore sanitario di una casa di cura privata a Portici, Villa Bianchi. Specialista in patologia clinica, era stato in passato direttore dell’ospedale Loreto Mare prima di lasciare l’incarico per raggiunti limiti di età. Anche lui soffriva di broncopneumopatia cronica ostruttiva, una patologia molto pericolosa, soprattutto per le persone anziane. Prima di essere trasferito al Cotugno, era stato ricoverato per alcuni giorni a Cardarelli.

ALTRI CASI – Al Cotugno altri tre ricoverati destano preoccupazione, ma il direttore generale Antonio Giordano ha detto che sono tutti sotto controllo. Tra loro anche la donna di 32 anni arrivata al centro per le malattie infettive dopo aver partorito. Nei corridoi del nosocomio il personale medico e infermieristico e le guardie giurate girano con le mascherine. «Qui è prassi – racconta una guardia giurata -, la preoccupazione di contrarre il virus c’è». In molti sono arrivati all’accettazione per sospetta influenza, ma tutti sono stati rimandati a casa perché – nonostante la diagnosi di influenza A – le loro condizioni sono state definite buone. «Mi hanno detto di tenere il ragazzo in isolamento per otto giorni – ha affermato Anna Claridi, del quartiere Soccavo di Napoli, zia di un diciassettenne che ha contratto la nuova influenza -. Lo rimandano a casa perché non è grave e per fortuna non ha altre patologie». Intanto gli esperti continuano a rassicurare: «La mortalità dell’influenza A per complicazioni è ancora inferiore a quella per complicazioni dell’influenza stagionale» dice Maria Triassi, componente del comitato pandemico della Regione Campania.

MILANO E FERRARA – C’è anche la prima vittima in Lombardia: una donna di 74 anni, ospite a Cernusco sul Naviglio (Milano) in un centro per malattie psichiatriche dell’Ordine ospedaliero Fatebenefratelli. Come da prassi in tutti casi di positività al virus H1N1, anche su questa paziente la Regione Lombardia farà rapporto al ministero, ma dal Pirellone assicurano che la causa reale del decesso è stata la polmonite. Primo caso mortale di influenza A anche nel Riminese: mercoledì è deceduta per grave insufficienza respiratoria all’ospedale Infermi una paziente di 43 anni che presentava fattori di rischio preesistenti ed era ricoverata da alcuni giorni nel reparto di rianimazione. Infine a Ferrara è morto un ventiseienne nigeriano, era in Italia da tre anni in Italia e viveva in Veneto. Era in terapia intensiva nell’ospedale universitario: affetto da una forma grave di tubercolosi polmonare cavitaria, è risultato anche positivo al virus dell’influenza A.

Influenza A, dodici vittime in Italiaultima modifica: 2009-10-30T11:30:00+01:00da sagittario290