Cronaca
04/01/2011
Colpo milionario: il vigilante resta in cella
Georgia Azzali
Resta in carcere l’idolo di (quasi) tutti i travet. Rosario Caiazzo, la guardia giurata che prese il volo con 2 milioni e mezzo di euro per poi costituirsi tre giorni dopo poco più che squattrinato, dovrà rimanere dietro le sbarre. La decisione del tribunale del Riesame non è ancora stata notificata ai difensori, ma è già stata depositata perché il termine perentorio dei dieci giorni è scaduto, per cui è chiaro che se i giudici avessero concesso la libertà o gli arresti domiciliari a Caiazzo, il vigilante avrebbe già lasciato il carcere.
«Siamo in attesa delle motivazioni, ma posso già dire che molto probabilmente ricorreremo in Cassazione – sottolinea l’avvocato Francesco Giuseppe Coruzzi, che assiste la guardia giurata con la collega Maria Cristina Borghini. Il tribunale avrà ritenuto che sussistano le esigenze cautelari, anche se francamente non riesco a capire come si possa ritenere, per esempio, che ci sia pericolo di fuga per una persona che si è costituita. E, in ogni caso, in subordine, avevamo chiesto gli arresti domiciliari. Non credo, inoltre, che ci fosse il rischio di reiterazione dei reati».