Guardie giurate, 2 novembre sciopero generale a Bari

Sindacato

30 ottobre 2015 ore 11.04

VIGILANZA PRIVATA

Guardie giurate, 2 novembre sciopero generale a Bari

Astensione dal lavoro e corteo contro la decisione degli istituti di disdettare unilateralmente il contratto integrativo provinciale. Miccoli (Filcams): liberalizzazione delle licenze e appalti al massimo ribasso stanno distruggendo il settore

Saranno più di mille le guardie giurate che lunedì 2 novembre arriveranno a Bari per manifestare contro la decisione dei titolari degli istituti di vigilanza di disdettare unilateralmente il contratto integrativo provinciale. “La vertenza in atto prende avvio dall’assoluta assenza di alcun minimo confronto sindacale” scrivono in un comunicato Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Ugl Terziario. A nulla sono valsi i tentativi dei sindacati di ricomporre la vertenza: l’ultimo è stato fatto mercoledì 28 ottobre, con un tavolo di confronto convocato all’Ufficio provinciale del lavoro, cui i datori di lavoro (Assiv, Assivigilanza e Univ) non si sono presentati.

La disdetta dell’integrativo comporta la perdita “secca” di circa 2.300 euro all’anno. Oltre a numerosi altri elementi, come i buoni pasto, i premi produzione, la distribuzione delle giornate di lavoro e di riposo, i rimborsi per le trasferte o per gli addestramenti obbligatori al poligono di tiro, l’assistenza legale per motivi di servizio, le clausole di salvaguardia in caso di cambio appalto. “La liberalizzazione delle licenze – spiega Antonio Miccoli della Filcams Cgil – e la politica dell’appalto vinto col massimo ribasso ha ridotto il costo orario del lavoro da 22 a 17 euro, scatenando una concorrenza spietata che abbassa la qualità e il salario del lavoratore, a fronte di un rischio personale sempre alto e costante. La disdetta dell’integrativo è insopportabile”.

La situazione del settore, comunque, è molto difficile. Tutto ha inizio con il decreto Maroni 269 del dicembre 2010, che “ha semplificato – aggiunge Maria Ruta della Fisascat Cisl – il rilascio delle licenze per l’esercizio degli istituti di vigilanza privata, con abbattimento dei limiti territoriali e numerici, creando un’agguerrita concorrenza tra istituti. Le preoccupazioni occupazionali hanno distratto chi doveva accertare in particolare le capacità tecniche occorrenti, la disponibilità finanziaria, il controllo delle tariffe dei servizi e quindi la congruità dell’offerta nelle gare pubbliche e il rispetto della sicurezza operativa degli istituti di vigilanza privata”. Attualmente gli istituti autorizzati dalla Prefettura sono 39: la gran parte ha meno di dieci dipendenti, e solo un terzo di questi ha sede legale in provincia di Bari.

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Guardie giurate, 2 novembre sciopero generale a Bariultima modifica: 2015-10-31T11:45:15+01:00da sagittario290