“Tre mesi senza stipendio con turni da 16 ore: licenziata dopo il periodo di prova”

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Attualità

09 marzo 2024

LA STORIA

“Tre mesi senza stipendio con turni da 16 ore: licenziata dopo il periodo di prova”

La protesta di una guardia giurata che ha lavorato a Parma da novembre a febbraio

di Christian Donelli

“Tre mesi di lavoro, turni massacranti di 12 e anche di 16 ore di lavoro al giorno, contratto di lavoro e buste paga non consegnate e pagamenti ancora da ricevere”. La rabbia di una lavoratrice del settore sicurezza, assunta come guardia giurata nel mese di novembre del 2023 da un’azienda che opera a Parma e provincia, poi licenziata a fine gennaio per “mancato superamento del periodo di prova”. Il contratto di riferimento è il Ccnl vigilanza privata e servizi di sicurezza.

“Ho lavorato per una azienda del settore sicurezza – sottolinea la donna – come guardia giurata a Parma dal mese di novembre fino al 1° febbraio. Facevo turni massacranti di 12 ore e in un caso anche di 16 ore, non mi è mai stato consegnato il contratto – nonostante le svariate richieste fatte anche tramite l’avvocato e il sindacato, né le buste paga. Aspetto ancora di avere il compenso per il lavoro che ho svolto”.

La storia arriva da una categoria di lavoratori e lavoratrici che rimangono nell’ombra ma che a volte sono sottopagati e vivono situazioni di sfruttamento: dai turni massacranti alle irregolarità in busta paga. La donna, assunta da un’azienda che opera anche nel territorio della nostra provincia, è seguita dal sindacato Savip, sindacato autonomo vigilanza privata, che sta tentando di far luce sull’incredibile vicenda. Oltre alle diverse richieste, tramite posta elettronica certificata all’azienda per la consegna del contratto di lavoro e delle buste paga il sindacato ha segnalato la situazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Parma e Reggio Emilia, alla Questura di Parma e alla direzione provinciale di Pama dell’Inps, chiedendo un intervento ispettivo.

Il tentativo di conciliazione: l’azienda non si è presentata
Dopo un tentativo di conciliazione monocratica, non andato a buon fine per la mancata presenza dei rappresentanti dell’azienda, la lavoratrice sta ancora aspettando una risposta. Ora l’Ispettorato del Lavoro procederà ad un ispezione nei confronti dell’azienda. Poi si aprirà una vertenza per far si che la lavoratrice veda riconosciuti i suoi diritti. “Dopo aver lavorato per tre mesi in queste condizioni a fine gennaio, mentre ero in malattia, ho ricevuto la lettera di licenziamento, con effetto dal 1° febbraio”

“La mancata consegna della copia del contratto di lavoro e del Regolamento di servizio e la pretesa di turni di lavoro massacranti – oltre a disconoscere i diritti della lavoratrice – sottolinea Vincenzo del Vicario, segretario nazionale del Savip – integrano la violazione delle norme del Tulps e delle altre disposizioni vigenti in materia di “qualità del lavoro” della sicurezza privata, a discapito della sicurezza pubblica cui essa è servente”.

Secondo quanto riportato dal sindacato non sarebbe la prima volta che l’azienda avrebbe comportamenti di questo tipo con le lavoratrici e i lavoratori, non solo a Parma ma su tutto il territorio nazionale. “Sono emerse poi, praticamente in tutte le sedi in cui l’azienda opera in Italia problematiche rilevanti per i lavoratori, sulle quali occorre ottenere un’inversione di rotta nel senso della legalità. Innanzitutto, devono essere regolarmente consegnati ai dipendenti non solo i contratti di lavoro e il Regolamento d’Istituto all’atto dell’assunzione ma soprattutto deve essere consegnata la busta paga.

“Senza di essa i lavoratori non sono messi in grado di conoscere l’esattezza degli importi attribuiti, anche per far valere in sede giudiziale i loro diritti. In molte province italiane in cui opera l’azienda anche nel mese di febbraio 2024 la corresponsione degli stipendi è avvenuta con notevole ritardo rispetto al termine previsto (il giorno 15 di ogni mese), inducendo insicurezza e disagi nelle famiglie dei lavoratori”

Contratto della vigilanza privata rinnovato dopo 8 anni: aumenti fino a 350 euro
Dopo 8 anni di trattative, scioperi e lotte sindacali, è stato rinnovato il contratto nazionale di lavoro della vigilanza privata e dei servizi fiduciari. Le lavoratrici e i lavoratori del settore percepiranno complessivamente un aumento a regime di 250 euro per il IV livello Gpg e 350 euro per il livello D dei Servizi di sicurezza. E’ stata anche introdotta la 14esima mensilità, che sarà erogata a partire dal 2024.

Per le guardie giurate e gli amministrativi viene definita la retribuzione per il livello 6 e previsto un aumento complessivo di 200 euro per il livello 4 a riconoscere in 5 tranche: 25 euro a giugno 2024, 35 euro a giugno 2025, 30 euro a dicembre 2025, 50 euro ad aprile 2026; 60 euro a dicembre 2026.

Le nuove tabelle in vigore dal 1° gennaio 2024

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“Tre mesi senza stipendio con turni da 16 ore: licenziata dopo il periodo di prova”ultima modifica: 2024-03-10T11:00:35+01:00da sagittario290