Raffaello, gli studenti scrivono ai ladri: ridateci i computer

iltirreno

Cronaca

09 gennaio 2015

Raffaello, gli studenti scrivono ai ladri: ridateci i computer

La preside: dal rientro alcuni docenti usano i propri portatili. E i genitori pensano di finanziare la vigilanza privata

di Tiziana Gori

PISTOIA. «I ragazzi si sentono e sono parte lesa. Il lavoro a scuola procede nella ferma intenzione di non far mancare agli studenti quello che serve. Alcuni docenti usano portatili propri. I pc fissi sono funzionanti, ma per sopperire al furto dei 18 computer portatili collegati alle lavagne multimediali acquisteremo del materiale da dare in comodato agli insegnanti». Un rientro dalle vacanze non facile per gli studenti della scuola media Raffaello di via Calamandrei. La preside Franca Baglioni assicura che tutto il corpo docente si sta impegnando e organizzando perché non sia in alcun modo interrotta la continuità didattica, ma i disagi ci sono.

Il presidente del Consiglio d’Istituto, Salvatore Patané (anche consigliere comunale di Pistoria 1117) afferma che nel Consiglio di prossima convocazione (e che si dovrebbe svolgere intorno al 20-25 gennaio) sarà formalizzata la richiesta ufficiale alla Fondazione Caript e altri istituti di credito o privati che fossero disponibili all’acquisto di un numero uguale di computer a quelli sottratti dalla scuola durante le feste di Natale. Il Comune valuterà in fase di bilancio la possibilità di reperire fondi per la vigilanza. Il rapporto con l’istituto di vigilanza privato è stato interrotto un anno fa, e ha consentito il risparmio di 25.000 euro. Le forze dell’ordine hanno assicurato un numero maggiore di passaggi da via Calamandrei, ma sembra non abbiano dato garanzie di pronto intervento in ogni occasione, a causa della scarsità di mezzi e personale. È per questo che, tra le altre ipotesi, sembra che una parte dei genitori stia valutando l’ipotesi di finanziare di tasca propria la vigilanza privata.

Il furto ha colpito profondamente dirigenti, Comune e famiglie, e anche i ragazzi, che attraverso il loro Parlamento hanno inviato una lettera agli organi di stampa. «Noi ragazzi del Parlamento, a nome di tutti gli studenti della scuola Raffaello, abbiamo deciso di esprimere la nostra amarezza per quanto accaduto. Già in passato ci sono state violazioni di questo tipo, ma questa volta ci avete privato di strumenti utili alla nostra formazione. Quando siamo venuti a conoscenza del furto ci siamo sentiti stupiti, feriti, delusi e indignati, perché non solo avete arrecato un grave danno economico alla nostra scuola e avete ostacolato il rapporto tra genitori e insegnanti, ma soprattutto avete leso il nostro diritto all’istruzione. Siamo a conoscenza dei diritti a noi garantiti dalla Costituzione italiana, dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia, e sappiamo che, attraverso l’istruzione, possiamo applicare nella vita quotidiana quello che impariamo a scuola e apprendere il rispetto per gli altri e i valori della convivenza civile. L’istruzione ci rende responsabili delle nostre azioni e consapevoli delle loro conseguenze. Ci consentirà di scegliere il nostro futuro e di organizzare la nostra esistenza nel modo migliore possibile. Non sappiamo se anche voi avete avuto questa opportunità, ma vi chiediamo di riflettere su ciò che vi abbiamo scritto. A nome di tutta la scuola: restituiteci i nostri computer».

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Raffaello, gli studenti scrivono ai ladri: ridateci i computerultima modifica: 2015-01-10T10:45:30+01:00da sagittario290