Cronaca
09 gennaio 2015
Basta controllori: guardie giurate in servizio sui bus
Gli autisti: «A breve scatta il progetto sperimentale di Sasa Ma dobbiamo stare attenti per non perdere posti di lavoro»
di Valeria Frangipane
BOLZANO. Guardie giurate sui bus al posto dei controllori. E’ anche questa la risposta di Sasa ai problemi di ordine pubblico, ai taccheggiatori, ai vandali, ai teppisti che rendono la vita impossibile a molti dei 280 autisti che guidano i bus (l’ultimo episodio risale a lunedì scorso con un controllore preso a sputi e calci in pieno giorno alla fermata di Piazza Walther).
Questo fanno sapere – ufficiosamente – i dipendenti. «L’azienda ci ha comunicato la novità all’incontro che abbiamo avuto a Natale per i consueti auguri. Ci è stato detto che verso metà gennaio, ma noi pensiamo che possa accadere nel giro di una, due settimane, partirà un progetto sperimentale di circa tre settimane per esternalizzare il servizio che vedrà le guardie giurate salire sui bus al posto dei normali controllori. Nei prossimi giorni dovrebbero spiegare la faccenda nel dettaglio ai sindacati».
Questione che per gli autisti ha una doppia lettura.
«Da una parte molti di noi sono contenti perchè le esigenze di sicurezza sono sacrosante ma dall’altra temiamo – tutti – pesanti penalizzazioni lavorative. Noi autisti veniamo formati anche per fare i controllori e non ci piace affatto l’idea che il servizio possa essere esternalizzato. Sapete com’è la questione … esternalizza oggi… esternalizza domani… poi alla fine finisce che i nostri posti di lavoro se ne vanno in fumo».
La direttrice generale Petra Piffer ed il presidente Stefano Pagani spiegano che il fenomeno delle aggressioni e dei vandalismi è limitato e che comunque è migliorato nel corso degli ultimi mesi e che Sasa continua a fare il massimo per aumentare la sicurezza dei suoi autisti. Ricordiamo che dal 15 novembre del 2010 – 35 autobus in servizio notturno sia a Bolzano che a Merano – sono stati dotati di un sistema di videosorveglianza a bordo. L’installazione delle telecamere è costata 40 mila euro ed ha interessato a Bolzano la linea 2, la 10b e la 153. Piffer e Pagani dicono che il videocontrollo è la soluzione migliore che ha portato ad indubbi risultati. L’installazione non è problematica e le telecamere a circuito chiuso permettono in caso di necessità di controllare la registrazione. E gli autisti hanno anche delle porte scorrevoli vicino al posto di guida che, in caso di emergenza, possono tirare a sè per ripararsi da eventuali aggressori.
Ma certo per lavorare occorre serenità e massima sicurezza.
Anche per questo Sasa ha comunicato ai dipendenti – per ora solo informalmente – di voler sostituire – in certe ore e certe tratte – i controllori a guardie giurate.
Non tutti gli autisti però gradiscono.
«Forse Sasa non ricorda bene ma nei mesi scorsi anche le guardie giurate in servizio sui bus sono state picchiate. Non ci sembra una grande idea quella di riproporre la questione e di far vestire ad esterni i panni del “controllore”. Ricordiamo – tra il resto – che abbiamo messo in piedi un sistema “di scorta” che funziona benissimo. Con una macchina d’appoggio rossa che segue, soprattutto nelle ore serali, questo o quel mezzo. Ci salgono in tre. A turno un autista, un controllore ed il terzo alla guida della macchina che, nel caso di emergenza, chiama i soccorsi. Ed il sistema funziona più che bene. Ce l’ha detto la stessa Sasa che il piano ben studiato ha dato ottimi risultati». L’azienda è anche concorde nel sostenere che non corrisponde al vero il fatto che sui bus la sera si scateni il far west ma che comunque le iniziative che servono a creare maggior sicurezza sono sempre ben accolte. «La settimana prossima molto probabilmente i nostri rappresentanti sindacali saranno chiamati per capire nel dettaglio i termini dell’esternalizzazione del servizio di controllo. Stiamo raccogliendo idee e ulteriori suggerimenti e siamo certi che il confronto con la Sasa sarà sereno».