Si inasprisce la vertenza Etna Police, proclamato lo sciopero per il 18 settembre

Economia

8 Settembre, 2014 – 18:12

IL FUTURO DI 14 GUARDIE LEGATO ALLE DECISIONI DELL’ISAB

Si inasprisce la vertenza Etna Police, proclamato lo sciopero per il 18 settembre

I sindacati di Cgil e Uil hanno chiesto la mediazione del prefetto di Siracusa per fermare le procedure di licenziamento già avviate dall’Istituto di vigilanza

Sono scarse le possibilità per le 14 guardie giurate di Etna Police di poter mantenete il posto di lavoro. L’istituto di vigilanza privata ha scelto la linea dura dopo la disdetta da parte dell’Isab di Priolo del contratto di vigilanza della portineria ex Isab Energy, avviando così le procedure per il licenziamento.

Etna Police ha informato i sindacati che l’incontro tenuto a Roma con Isab non ha prodotto nessun risultato circa le prospettive di una possibile ripresa dell’appalto alla stessa azienda o ad altra ditta; Etna Police ha quindi prodotto una lettera inviata a Isab dove, raccogliendo le eccezioni sollevate dalla Filcams CGIL in merito all’inammissibilità di una procedura di licenziamento in vista di un possibile cambio di appalto, ha richiesto ufficialmente all’Isab notizie certe in merito al possibile proseguimento dell’appalto o alla volontà di effettuare una nuova gara.

Intanto le organizzazioni sindacali hanno informato la Etna Police, di aver proclamato a sostegno della vertenza uno sciopero per il giorno 18 settembre con un presidio delle guardie giurate davanti a tutti gli ingressi dell’ISAB.

Dichiarazione di Stefano Gugliotta e Anna Floridia segretari Filcams e Uiltucs Siracusa: “ Ci aspettiamo con la massima urgenza un riscontro di Isab alla lettera inviata da Etna Police – hanno detto Stefano Gugliotta e Anna Floridia segretari Filcams e Uiltucs Siracusa – da questo dipende il destino di 14 famiglie, che ricordiamo da decenni hanno reso il loro servizio a Isab con la massima diligenza e professionalità. Isab deve chiarire se vuole mantenere aperta la portineria ex Isab Energy (magari affidandola ad altro istituto di viliganza) per permettere il ritiro della procedura di licenziamento ed attuare quindi le clausole contrattuali per il cambio appalto , condizione questa più naturale in quanto non è possibile ipotizzare l’ingresso di tutte le maestranze dal varco sud della raffineria. I sindacati – proseguono Gugliotta e Floridia – responsabilmente anche al fine di evitare ulteriori disagi in un sito strategico come la raffineria di Priolo, chiederanno al Prefetto di Siracusa di convocare le parti e permettere quidi alle organizzazioni sindacali. di poter revocare lo sciopero indetto per il giorno 18, condizione questa essenziale per riportare la serenità tra le Guardie giurate .”

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