Cronaca
23/03/2012
Vigilantes sventano furto in villa di professionista: speronata auto di servizio
Brillante intervento dei vigilantes dell’Istituto Meridionale Vigilanza di Corato
di La Redazione
Non si sono dati per vinti e per ben due giorni hanno cercato di mettere a segno il colpo. Obiettivo la villa di un professionista andriese su via Canosa. Ma la prevenzione messa in atto dalle guardie giurate particolari dell’IMEVI di Corato ha permesso di sventare il furto e di recuperare la refurtiva sottratta da una cassaforte.
L’episodio è accaduto nei giorni scorsi ad Andria ed ha visto coinvolto un professionista andriese che per ben due giorni, consecutivi è stato preso di mira da ladri intraprendenti ma che comunque non sono riusciti a portare a termine il disegno criminoso.
Nella prima serata di lunedì 19 Marzo c.a., alla centrale operativa dell’IMEVI si attivava il segnale di allarme di furto di una villa di proprietà di un professionista andriese sita in Andria a via Canosa.
In pochi minuti giungeva sul posto una pattuglia dell’IMEVI che notava, davanti al cancello della villa, la presenza di un’autovettura. Questa, all’arrivo della pattuglia dell’IMEVI, si allontanava velocemente e trovando la strada bloccata non esitava a speronare la stessa auto di servizio, per fortuna senza conseguenze per il vigilantes, rimasto solo lievemente contuso. Malgrado intontito e con l’auto parzialmente incidentata ma marciante, la guardia giurata iniziava un breve inseguimento, prima in direzione Canosa, poi in direzione Andria e poi nuovamente in direzione Canosa dell’auto in fuga. Auto che ritornava davanti alla villa da cui era partito il segnale d’allarme e qui, dopo essersi fermata, caricava a bordo un secondo individuo, spuntato da un muro di cinta, dandosi quindi a precipitosa fuga.
Informata la famiglia del profesisonista, giungeva quindi la moglie di questi che con la guardia giurata compiva un controllo esterno della villa, senza riscontrare nessun segno di effrazione.
Passando all’interno della villa, si riscontrava invece che il malfattore aveva messo a soqquadro l’interno dell’immobile.
Nel frattempo -allertati dalla sala operativa dell’IMEVI- sopraggiungeva una “gazzella” dei Carabinieri, i cui militari procedevano ai rilievi di propria competenza. Dai primi accertamenti si scopriva che l’autovettura fuggita, un’Alfa Romeo 159 di colore grigio, era stata rubata nel febbraio scorso a Bari e già segnalata alle Forze dell’Ordine.
Ma la vicenda non finisce qui.
Il giorno dopo, all’incirca alla stessa ora, una pattuglia dell’IMEVI, stava perlustrando proprio la zona di via Canosa, quando notava un’Alfa Romeo 159 di colore scuro che si aggirava in prossimità dell’abitazione dello stesso professionista andriese.
Visto quanto accaduto il giorno prima il vigilantes si insospettiva e procedeva quindi ad effettuare un controllo interno della villa. L’indagine non dava segni d’anomalie e, non notando più la presenza dell’Alfa Romeo in zona, il vigilantes riprendeva il suo regolare servizio.
Ma alle ore 19:10 circa arrivava il segnale di allarme inerente alla suddetta villa.
Il vigilantes, raggiunta in pochi minuti la villa, con il telecomando cercava di aprire il cancello, ma si accorgeva che dalla parte interna lo avevano bloccato con una corda. In quel momento la guardia giurata intuiva che l’unica via di fuga era quella posteriore. Quindi, lo stesso, si spostava sul retro e notava i fari di un auto nell’uliveto posteriore al muro di cinta della suddetta abitazione, notando anche che appartenevano all’Alfa Romeo vista precedentemente. Alla vista del vigilantes, l’Alfa cambiava direzione cercando di dileguarsi ma il tentativo di inseguirli da parte del vigilantes andava a vuoto, a causa dell’alta velocità e della polvere dell’Alfa in fuga, che impediva di vedere la strada sterrata. Durante questo tragitto, il vigilantes notava che sul terreno vi erano tracce di olio, sicuramente appartenenti all’Alfa Romeo.
Nel frattempo quanto stava accadendendo veniva comunicato alla centrale operativa dell’IMEVI e questi provvedeva ad avvisare la locale Compagnia dei Carabinieri.
Giungeva intanto sul posto il profesisonista che con la guardia giurata entrava nella villa per effettuare un sopraluogo. L’ispezione portava alla scoperta che era stata aperta la cassaforte con probabile utilizzo di una fiamma ossidrica.
Frattanto sul luogo giungevano altre pattuglie dell’IMEVI che provvedevano a controllare le zone limitrofe alla villa seguendo le tracce di olio, grazie alle quali veniva trovato l’Alfa Romeo 159, la stessa notata il giorno precedente. L’auto era bloccata su un muretto di pietre ed era stata abbandonata dai malfattori in contrada “Zagaria”. All’interno dell’abitacolo, il vigilantes rinveniva la refurtiva sottratta dall’abitazione, che veniva così restituita al proprietario della villa.
Delle indagini si stanno adesso occupando i Carabinieri della locale Compagnia.
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