La tutela del patrimonio aziendale e lo Statuto dei lavoratori

Sindacati e Tutela

14 Aprile 2010

La tutela del patrimonio aziendale e lo Statuto dei lavoratori

Di Francesco Pentella

1385445806.jpgIl datore di lavoro dispone di diversi strumenti per perseguire le sue finalità di profitto, ma, è altrettanto chiaro, che non può prevaricare i diritti personali e inviolabili dei propri dipendenti.

Il sindacato è sicuramente un valido strumento che dispone il lavoratore per tutelare i propri diritti.

La legge prevede la possibilità, da parte del datore di lavoro, di ricorre alle guardie giurate per tutelare il proprio patrimonio aziendale. Nel contempo, il Legislatore ha precluso al datore di lavoro di utilizzare le guardie giurate in ruoli e compiti diversi da quelli che la legge ha espressamente previsto.

Per questa ragione non è possibile utilizzare le guardie giurate per controllare l’operato dei propri dipendenti.

Possiamo, ad esempio, ricordare le osservazioni espresse dal Confsal in merito ad una palese violazione all’articolo 2 dello Statuto dei lavoratori. Secondo il Confsal, la provincia di Brindisi avrebbe ordinato il personale posto all’ingresso degli uffici di registrare l’orario di entrata e uscita del personale dipendente e con questa decisione si ravviserebbe una palese violazione della legge 300.

Ricordiamo che secondo l’articolo 2 della legge 300, il datore di lavoro può impiegare le guardie particolari giurate, di cui agli artt. 133 e seguenti del T.U. approvato con R.D. 18 giugno 1931, n. 773, soltanto per scopi di tutela del patrimonio aziendale.

La tutela del patrimonio aziendale e lo Statuto dei lavoratoriultima modifica: 2010-04-15T11:30:00+02:00da sagittario290