LA VIGILIANZA PRIVATA CHIEDE IL RINNOVO DEL CONTRATTO INTEGRATIVO

Settembre 16, 2008 at 1:02 pm

LA VIGILIANZA PRIVATA CHIEDE IL RINNOVO DEL CONTRATTO INTEGRATIVO

Riapre, tra pochi giorni, la trattativa per il rinnovo del Contratto Integrativo Provinciale della Vigilanza Privata. Un contratto di secondo livello che dovrebbe portare alcune nuove norme e qualche soldo in più nelle tasche di centinaia di lavoratori lucchesi, dai ticket mensa aumentati, che oggi hanno cifre irrisorie, al premio di anzianità reintrodotto, dal premio di risultato rivisto, ad altro ancora.

44154985.jpgIl contratto in questione – spiega Umberto Marchi, segretario provinciale della Filcams Cgil – è un contratto scaduto ormai da tempo, ma a causa del rinnovo del CCNL e per effetto di quanto previsto nel Protocollo del 23 luglio 1993, non siamo riusciti a partire prima con questa trattativa”. Quest’anno, le Organizzazioni Sindacali Lucchesi, sono riuuscite a far aprire il tavolo di trattativa con le Associazioni datoriali degli istituti di vigilanza dal mese di Maggio, e già dal primo incontro hanno subito capito che la trattativa è in salita. “Infatti – spiega Marchi – le Associazioni datoriali ci hanno chiesto di partire proprio dall’orario di lavoro, unificando l’attuale orario del CIP lucchese, ovvero 36 o 39 ore settimanali per 6 ore giornaliere o 6 ore e mezzo, a quello del CCNL, che porta 40 ore settimanali”. Le assemblee con i lavoratori di tutta la Provincia, hanno dato esito negativo. Nessuno vuole ovviamente tornare indietro nel tempo. “Erano gli anni ‘ 70 quando CGIL, CISL e UIL di Lucca, riuscirono a portare a casa un orario più agevolato per i dipendenti di questo settore e quindi, tornare indietro sarebbe una grave perdita”. “Riprese le trattative con le Associazioni, le OO.SS. abbiamo affermato la non disponibilità alla modifica dell’orario ormai acquisito negli anni; disponibilità invece che diamo per accordi d’ingresso a nuove assunzioni e dove favorirebbero le aziende del settore, ma dopo un periodo, ancora da quantificare, anche ai lavoratori a cui non si applicherebbe l’orario di lavoro provinciale, ma quello nazionale, devono unificarsi all’orario provinciale”. “Questo settore – conclude Marchi – da sempre lasciato dalle Istituzioni in disparte, non può perdere terreno, si deve lavorare per migliorare la qualità della vita dei dipendenti, sia dal punto di vista Istituzionale con leggi mirate e con una vera riforma del settore, passando dalla rivisitazione del TULPS ormai fermo al 1931 e con contratti collettivi decenti, che possano consentire ad un dipendente come questo che tutti i giorni rischia la vita per la sicurezza del cittadino, ad arrivare a fine mese senza grosse preoccupazioni”

Letizia Tassinari

LA VIGILIANZA PRIVATA CHIEDE IL RINNOVO DEL CONTRATTO INTEGRATIVOultima modifica: 2008-09-17T12:16:00+02:00da sagittario290