Tassista in carcere in Svezia la famiglia: non sappiamo i motivi

Edizione CIRC_SU2

31/05/2008

Tassista in carcere in Svezia la famiglia: non sappiamo i motivi 

FRANCESCO FUSCO Gragnano. Un litigio con la sua ex moglie svedese che, secondo la famiglia Romano, dopo il divorzio avrebbe invitato più volte Salvatore a lasciare la città di Stoccolma per ritornare in Italia. È la prima ipotesi al vaglio degli inquirenti che cercano di far luce sull’arresto del 28enne tassista gragnanese, detenuto nella caserma di polizia di Uppsala, un paesino situato a 90 chilometri dalla capitale Stoccolma. Sui motivi dell’arresto di Salvatore Romano però non c’è ancora alcuna certezza e con il trascorrere delle ore la vicenda si tinge sempre più di giallo. Ancora ieri infatti le autorità svedesi non hanno rivelato ai familiari – a quanto viene raccontato – le accuse rivolte al loro congiunto, che da 10 giorni non riesce più a mettersi in contatto con l’Italia. Ieri pomeriggio intanto il padre Francesco, di ritorno dal viaggio in Svezia nel tentativo di conoscere la sistuazione del figlio Salvatore, e il fratello Sebastiano hanno consultato vari avvocati napoletani per verificare se ci sono le condizioni per avviare un procedimento nei confronti del Consolato svedese a Stoccolma. «Salvatore è stato privato dei più elementari diritti che spettano a ogni cittadino – afferma papà Francesco, ex GUARDIA GIURATA al carcere napoletano di Poggioreale, oggi agente di polizia municipale a Gragnano – e faremo il possibile per individuare i responsabili di questa incredibile e assurda vicenda. Mio figlio è stato arrestato in Svezia e noi familiari, a distanza di 10 giorni dall’ultima telefonata, ancora non conosciamo il motivo». Un vero e proprio giallo dunque. Le dichiarazioni di Francesco Romano intanto fanno il paio con quelle di Sebastiano, fratello del 28enne tassista finito in carcere. «Ci siamo rivolti agli uffici della Farnesina, al Consolato svedese, a vari funzionari dell’Ufficio Esteri di Roma – spiega -: la verità è che tutti hanno mostrato scarsa attenzione su questa vicenda che ci lascia con il fiato sospeso. Al momento sappiamo soltanto che mio fratello sarà processato la prossima settimana, ma la cosa che più ci rammarica è l’indifferenza mostrata su un caso che rischia di diventare un vero e proprio intrigo internazionale». Sulla vicenda è intervenuto anche l’europarlamentare Giuseppe Gargani. L’esponente del Pdl ieri pomeriggio ha inviato un fax alla Farnesina, attraverso il quale ha chiesto di conoscere le motivazioni ufficiali dell’arresto del giovane tassista.

Tassista in carcere in Svezia la famiglia: non sappiamo i motiviultima modifica: 2008-06-01T12:03:22+02:00da sagittario290