Marines di quartiere davanti all’asilo

CRONACHE

9/5/2008 (8:8) – LA STORIA – DOPO LA PAURA PER ALCUNI CASI DI MOLESTIE

Marines di quartiere davanti all’asilo

Proteggono le mamme dagli spacciatori

GIAN PIETRO MORETTI

SANREMO

4a4a9458b66ecb1ba7c6b544414a067f.jpgNon sono nostalgici decisi a restituire la sicurezza perduta a piazza Eroi Sanremesi, grande area a due passi dalla strada dello shopping che decine di nordafricani hanno trasformato in supermarket dello spaccio. Gli uomini in divisa, con pistole a tamburo nelle fondine, sguardo torvo e ricetrasmittenti, sono vigilantes ingaggiati dal Comune per fare la guardia all’asilo nido «Arcobaleno», nello storico palazzo Pro Infantia.

«Non ne potevamo più di drogati e spacciatori, di siringhe abbandonate ed emarginati ubriachi che bivaccavano sulla porta del nido», dicono le mamme dei bambini da 6 mesi a 3 anni. Paura di fare brutti incontri, di trovarsi invischiati in una trattativa per la cessione di droga. O di essere oggetto di pesanti apprezzamenti, come è accaduto più volte da parte di maghrebini clandestini, senza fissa dimora e senza nulla da perdere.

Grandi e grossi
Alla fine il Comune è corso ai ripari: ha ingaggiato gli uomini dell’agenzia di vigilanza privata La Vedetta. Grandi e grossi, armati e con una uniforme che ricorda i marines. La loro presenza si è rivelata un deterrente per spacciatori e drogati che stanno alla larga, almeno dalla zona del Pro Infantia.

Polizia e carabinieri passavano spesso nella zona, attimi di sicurezza che svanivano appena le volanti lasciavano la piazza per continuare il pattugliamento. Le forze dell’ordine hanno allora predisposto presidi fissi, ma nelle ore serali e nella zona alta della piazza, altro territorio ostaggio di spacciatori.

Il nido ospita 71 bambini e 18 educatrici. Gli sceriffi prestano servizio dalle 15 alle 18: sorvegliano l’uscita delle madri e delle educatrici, le accompagnano fino all’auto. «Avevamo paura a percorrere quei pochi metri che separano il centro dal Pro Infantia», dice una giovane mamma con figlio di due anni per mano. E aggiunge: «Oggi è diventato meno rischioso, la presenza delle guardie è rassicurante, ormai sono i nostri angeli custodi». Presenze rassicuranti ma non per tutta la piazza. Perché gli spacciatori si spostano, seguiti dai clienti. E con loro si spostano paura, rabbia e impotenza.

L’agente-donna
Ieri i carabinieri hanno arrestato un pregiudicato, bloccato in piazza Eroi Sanremesi mentre parlava con un gruppo di nordafricani. Sospettato di spaccio, era colpito da foglio di via: non avrebbe dovuto farsi vedere a Sanremo per almeno tre anni. E’ finito in carcere, una goccia nel mare dell’emergenza-criminalità.

Grandi, grossi e armati. Ma a volte non basta. Nei giorni scorsi di turno davanti all’asilo nido c’era un agente donna della Vedetta. «Una tosta – raccontano i colleghi – tuttavia, proprio perché donna, è stata oggetto di avances che poi si sono trasformate in minacce. Siamo dovuti intervenire per allontanare un gruppo di maghrebini ubriachi che l’infastidivano». È l’altra faccia di Sanremo, città del Festival, del turismo, dei grandi eventi, del casinò. La faccia del disagio, della micro criminalità. L’enclave della paura.

Marines di quartiere davanti all’asiloultima modifica: 2008-05-10T11:08:18+02:00da sagittario290