Autista Anm aggredito: agenti sugli autobus e più videosorveglianza

Cronaca

16 giugno 2016 | 18:27

Autista Anm aggredito: agenti sugli autobus e più videosorveglianza

Le soluzioni dopo il vertice in prefettura. Ma i sindacati chiedono anche le giuste risorse per la gestione ordinaria del servizio

di Francesco Ruoppolo

NAPOLI – Quella di sabato scorso è stata la quinta aggressione fisica, nel giro di due mesi, ai danni di un dipendente dell’Anm. Ma la testa fasciata dell’autista Ezio Lucchese e quella camicia imbrattata del suo stesso sangue, scoprono le ferite di un’intera categoria: quella degli autoferrotranvieri. Che non solo è costretta a difendersi dal dilagare degli atti di microdelinquenza subiti dal personale di contatto (o front-line) ma è anche esposta ogni giorno alla rabbia crescente degli utenti per la carenza cronica di mezzi e l’inadeguatezza del trasporto pubblico locale.

E così se l’altra mattina i lavoratori hanno portato la loro protesta davanti alla sede della Prefettura, all’ombra delle bandiere di tutte le sigle sindacali (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Uglt, Faisa Cisal e Orsa, con la sola eccezione dell’Usb che aveva anticipato di ventiquattro ore il proprio sit-in) la risposta dell’Anm è arrivata a stretto giro. L’azienda ha convocato i sindacati per comunicare le prime misure adottate di propria iniziativa per far fronte all’emergenza sicurezza, in attesa delle risposte della Questura dopo il vertice di lunedì con carabinieri, Digos e Guardia di Finanza. Nell’immediato, oltre alla presenza di guardie giurate armate prevista dalle 18 fino a fine servizio negli stazionamenti di Via Argine, Piazza Garibaldi e Piazzale Tecchio, è partita una campagna di sensibilizzazione promossa con le forze dell’ordine nelle scuole dei quartieri più a rischio. Manca poi solo il via libera del Comune di Napoli per la riattivazione del progetto Linea Sicura, nato da una sinergia con l’amministrazione comunale e la Polizia Municipale, che prevede la presenza di agenti a bordo degli autobus. È atteso il disco verde dal Questore, infine, per ottenere un presidio dell’esercito negli attestamenti di Via Argine, Piazza Garibaldi e PiazzaleTecchio, e per velocizzare il progetto di videosorveglianza in questi stessi punti e nel quartiere di Scampia.

Il segretario Orsa dell’Anm, Fabio Cuomo, giudica «confortanti le risposte ricevute, in attesa di sapere quali indirizzi darà la nuova proprietà ai vertici dell’azienda» e confida in una maggiore sensibilità da parte dei cittadini, affinché capiscano che «i disservizi non possono essere imputati ai dipendenti». Chiede, invece, «corse più frequenti e un servizio più adeguato per i cittadini, una comunicazione veloce con l’utenza e più personale di controllo sui mezzi pubblici», il responsabile Trasporto Locale della Filt Cgil Campania, Cosimo Barbato.

Intanto, proprio durante la manifestazione di Piazza del Plebiscito, una baby gang lanciava sassi – per fortuna senza gravi conseguenze – contro un autobus guidato da una donna in servizio sulla linea 191 in via Fellapane, a Ponticelli, una delle zone considerate più a rischio. Se Fulvio Fasano dell’Uglt ha ormai «la sensazione di essere in trincea», per Ciro Fedele della Uiltrasporti «il degrado è tale che siamo tutti a rischio, lavoratori e cittadini».

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/16_giugno_16/austista-anm-aggredito-agenti-autobus-piu-videosorveglianza-1d92fd62-33de-11e6-91e3-677cc64c9044.shtml?refresh_ce-cp#

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