Trieste, si presenta con la pistola dalla fidanzata

ilpiccolo

Cronaca

17 gennaio 2016

LA CONDANNA

Trieste, si presenta con la pistola dalla fidanzata

Otto mesi all’ex guardia giurata finita nei guai per un malore. A trovare l’arma il medico dell’ospedale

TRIESTE Era andato armato a trovare la fidanzata a Treviso. In tasca aveva messo una pistola Beretta 98 Fs. Un’arma che non poteva portare con sè al di fuori dei luoghi dove lavorava come guardia giurata. L’ha tenuta durante l’incontro e poi, quando si è sentito male, dopo essere stato soccorso se l’è portata anche all’ospedale.

Si chiama Flavio Giotti, 48 anni. È stato condannato al termine del processo celebrato con rito abbreviato dal giudice Laura Barresi alla pena di otto mesi di reclusione e al pagamento di 1400 euro di multa. A difenderlo è stato l’avvocato Irina Carli. Il giudice ha accolto le richieste del pm.

La vicenda porta la data del 21 settembre di due anni fa. Quella sera si era verificato all’ospedale Cà Foncello di Treviso un fatto quantomeno strano. Si era presentato un paziente armato.

C’era stato il panico. Nessuno si era accorto che l’arma era scarica. I medici non avevano esitato. Avevano subito segnalato alla Questura la presenza di una persona in possesso di una pistola. In breve era arrivata una Volante. Dagli accertamenti dei poliziotti era emerso che Giotti, residente appunto a Trieste, era stato colto da un malore poche ore prima, mentre si trovava in prossimità dell’abitazione della fidanzata Roberta Dello Mastro.

In effetti, si era poi saputo, era stata la donna stessa a chiamare il 118 dopo essere stata avvisata dallo stesso Giotti. Poco prima l’uomo si era allontanato dalla sua abitazione dopo aver trascorso qualche ora in sua compagnia.

Secondo la ricostruzione Flavio Giotti se n’era andato dalla casa della donna e poi aveva chiamato la fidanzata dicendole di trovarsi in un campo nei pressi della sua abitazione. Aveva detto di non sentirsi bene e di avere con sè una pistola. Da qui appunto l’allarme da parte della fidanzata.

L’arma come detto è stata poi trovata durante la visita al pronto soccorso. Un medico ha visto la Beretta e ha chiamato il 113. Da ciò l’allarme e l’intervento della Volante. Gli agenti hanno subito sequestrato la pistola, anche in considerazione del fatto che, appena un mese prima l’uomo aveva cessato il rapporto di lavoro come guardia giurata a Trieste, e quindi non aveva alcun titolo per detenerla.

A quel punto il rapporto con la denuncia è stato inviato alla procura di Trieste in quanto il reato è stato commesso nella nostra città. Poi la procura ha formalizzato l’accusa nei confronti dell’ex guardia giurata.

Come osserva il giudice Barresi nella motivazione della sentenza, colui che detiene un’arma ha degli obblighi di custodia pregnanti, che devono essere realizzati anche a tutela dei soggetti eventualmente conviventi.

Infatti, l’ex guardia giurata – è stato poi accertato dalle indagini – abitava con la mamma, e pertanto questo fatto gli avrebbe dovuto imporre l’adozione di particolari cautele nella custodia dell’arma. Non poteva certo uscire da casa con la pistola in tasca. (c.b.)

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Trieste, si presenta con la pistola dalla fidanzataultima modifica: 2016-01-18T11:15:24+01:00da sagittario290