Savona, escalation di rapine i farmacisti chiedono la scorta

Cronaca

18/04/2015

Savona, escalation di rapine i farmacisti chiedono la scorta

Telecamere di sorveglianza a un server centrale controllato dai carabinieri Federfarma propone anche di intensificare la vigilanza delle guardie giurate

Cristina Benenati

SAVONA – Collegare i sistemi di videosorveglianza delle farmacie della provincia a un server centralizzato controllato dai carabinieri e intensificare i servizi di vigilanza delle guardie giurate.

Federfarma provinciale torna a valutare queste due iniziative, emerse nel corso del Comitato di sicurezza promosso dalla Prefettura dopo l’ondata di furti mesi di due anni fa, all’indomani della rapina alla farmacia Fascie di via Boselli.

«All’epoca a promuovere l’incontro era stata proprio la Prefettura – ricorda Aldo Gallo, presidente della federazione che raccoglie 110 farmacie della provincia – e siamo certi che se la rapina di martedì non si rivelasse un caso isolato, sarebbe di nuovo il momento di sedersi ad un tavolo a parlare di emergenza. Io credo che a questo punto si debba veramente pensare di collegare le telecamere a circuito chiuso delle farmacie ad un unico server, mi pare l’unica soluzione concreta al problema. Se non funzionerà, ci accorderemo per aumentare la tutela e i controlli delle guardie giurate. Il problema che emerge ogni volta che un rapinatore seriale inizia a svaligiare le farmacie è che ognuno si muove autonomamente, fecendo installare telecamere e dispositivi antifurto. Ma non basta, il passo successivo è creare un’unica regìa di controlli». Il titolare della farmacia Fascie, Jacopo Maiolo, toccato di persona dal problema, non nasconde perplessità per queste iniziative. «Credo siano lodevoli, ma difficili da realizzare. Un sistema centralizzato potrebbe servire, ma se penso che la mia farmacia è a due passi dai carabinieri e siamo stati nel mirino lo stesso, capite che ho qualche dubbio che questo sistema possa essere un deterrente. Premere il pulsante che dà il segnale alle guardie giurate, oltretutto, non è semplice come si pensa durante una rapina.

Con un coltello puntato non si azzardano movimenti, si sta fermi e si preme il bottone quando i ladri escono. Anche martedì è andara così». Giovanni Zorgno della farmacia del teatro di piazza Diaz ritiene incomprensibili questi furti ai danni delle farmacie, oggi. «Come si può pensare che le casse delle farmacie siano piene di banconote? Il nostro settore non è certo stato risparmiato dalla crisi e in pochi pagano in contanti. E’ un retaggio del passato pensare alla cassa della farmacia stracolma di denaro». «Questo dimostra che non sono furti di professionisti ma di persone disperate – aggiunge Gallo – e questo fa ancora più paura perchè una persona disperata con un coltello è più pericolosa di un professionista». C’è chi ha una posizione radicale, sul problema. «Ci vogliono pene più severe per fermare questi malviventi – commenta il farmacista Federico Saettone -. E’ un problema di giustizia che va oltre l’episodio».

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Savona, escalation di rapine i farmacisti chiedono la scortaultima modifica: 2015-04-19T11:00:51+02:00da sagittario290