Cronaca
19 marzo 2014
Piazza Capitaniato, vigilantes contro la movida notturna
I residenti di piazza Capitaniato ingaggiano guardie giurate: «Alcol, sporcizia e degrado davanti ai portoni: ora basta»
di Alice Ferretti
PADOVA. Vigilanza privata a partire da questa sera in piazza Capitaniato: «Se l’amministrazione non ci tutela siamo costretti a farlo da soli». Sono le parole dei residenti della zona del centro, dietro a piazza dei Signori, che esasperati dalla situazione di «degrado e mancata sicurezza», che sostengono vivere ormai da tempo, per colpa della movida serale. Così si sono organizzati per correre ai ripari in maniera autonoma.
«Siamo in più di venti famiglie residenti nell’area tra piazza Capitaniato e via Patriarcato, e a nostre spese abbiamo deciso di pagare un servizio di sicurezza privata che nelle serate calde di mercoledì, venerdì e sabato, presidi la zona e la metta al sicuro dai balordi che da più di un anno siamo costretti a trovarci sotto casa».
A fare da portavoce un residente, che per paura di ritorsioni, «già subite in passato», preferisce rimanere nell’anonimato. Ciò non toglie che a sostenere la questione siano in molti abitanti della zona, i quali attribuiscono l’ “invivibile” situazione creatasi sotto alle proprie case, alla presenza di un bar e alla sua numerose clientela, e dunque per la movida serale che si crea.
«È un anno che chiediamo all’amministrazione comunale di fare qualcosa, di far chiudere il bar prima, di effettuare maggiori controlli, di mandare più vigili, di presidiare in maniera capillare la zona, ma nonostante le richieste, anche formali, e i vari incontri, nulla si è mosso. Siamo stanchi di non poter dormire la notte a causa del continuo rumore, di svegliarci la mattina con la puzza di urina sotto ai balconi, di trovare sporcizia sotto ai nostri portici, di non poter rientrare tranquillamente a casa la sera per paura di essere aggrediti da questi individui che bivaccano fino a tarda notte tra piazza Capitaniato e via Patriarcato. È ora che le cose cambino, non ne possiamo davvero più», continuano a spiegare i residenti, che numerosi, oltre alla quarantina, si sono trovati qualche settimana fa nella sala Nassiriya di Palazzo Moroni, dove hanno affrontato e dibattuto proprio riguardo a questo spinoso argomento.
«Ci siamo resi conto che nonostante tutte le nostre proteste e nonostante tutte le nostre continue richieste d’intervento alle forze dell’ordine, non riuscivamo mai a giungere ad una conclusione. Il problema sembrava quasi insormontabile e così abbiamo deciso di arrangiarci da soli. Di pagare di tasca nostra quella sicurezza che non vediamo garantita dalle istituzioni. Speriamo così, con la nostra iniziativa privata, di poter risolvere una volta per tutte questo enorme disagio. Il nostro poi vuole essere anche un segnale forte da dare all’amministrazione. Vogliamo far capire che la sicurezza e il diritto il vivere serenamente il proprio quartiere non può prescindere da niente e che se questo non viene garantito i cittadini sono pronti a sopperire quello che le istituzioni non fanno».
E così da stasera in piazza Capitaniato, a presidiare porta a porta le abitazioni dei residenti infuriati ci saranno i vigilantes della sicurezza privata.