Omicidio Citriniti, spunta una nuova testimone oculare

Cronaca

Giovedì 01 Marzo 2012 – 19:7

Omicidio Citriniti, spunta una nuova testimone oculare

La difesa ha chiesto di riaprire il dibattimento per acquisire determinanti dichiarazioni

20111005162764419500.jpgRiaprire il dibattimento per acquisire le determinanti dichiarazioni di una testimone oculare presente sul luogo dell’omicidio fino ad ora sconosciuta. La richiesta e’ stata avanzata oggi dalla difesa nel processo a carico di Cosimo Berlingieri e Gianluca Passalacqua, catanzaresi di etnia rom, di 44 e 23 anni, imputati per l’omicidio pluriaggravato del giovane universitario di 24 anni Massimiliano Citriniti, accoltellato a morte il 22 febbraio 2009 fuori dal Centro commerciale “Le Fornaci”, a Catanzaro. L’avvocato Salvatore Staiano, che difende gli imputati, ha puntato soprattutto su questa teste a sorpresa oggi davanti alla Corte, nel corso della sua arringa. Il legale ha infatti parlato di una donna, una guardia giurata, che avrebbe visto Citriniti prima del delitto accorgendosi che proprio la giovane vittima avrebbe avuto con se’ lo stiletto che poi lo ha ucciso, tanto da chiedergli addirittura “cosa ci fai con quel coltellino?”. Una versione che contrasta con quella dell’accusa, aprendo la strada all’ipotesi che proprio il giovane universitario abbia scatenato l’aggressione nella quale, poi, ha avuto la peggio, con quella che il penalista ha definito una “provocazione imponente” da parte di Citriniti. Ed in tutti i casi l’avvocato Staiano ha contestato pesantemente gli elementi d’accusa in mano alla Procura, soprattutto per quanto attiene alle consulenze tecniche, nonche’ le dichiarazioni dell’imputato minorenne gia’ condannato per l’omicidio, che egli ha definito non credibile sollecitando l’invio degli atti relativi alle sue dichiarazioni alla Procura per i minorenni per falsa testimonianza. Il legale ha dunque concluso anzitutto con una richiesta di rinnovare l’istruttoria dibattimentale, chiedendo di sentire la guardia giurata, di ripercorrere le fasi del delitto sul luogo teatro dei fatti nelle stesse condizioni di allora, e di nominare un perito che valuti il fotogramma delle ore 18,15 e 32 secondi del filmato della telecamera di sorveglianza del centro commerciale lato Catanzaro Lido. In subordine, l’avvocato ha chiesto di assolvere i due imputati o infine, in caso di condanna, di non riconoscere l’aggravante dei futili motivi e concedere loro tutte le attenuanti del caso. Per l’assoluzione di Berlingieri ha insistito anche l’avvocato Gregorio Viscomi, il quale ha sostenuto che non ci sarebbe alcuna prova che i fatti di causa siano riconducibili agli imputati.

Anche questo penalista ha contestato alcuni elementi di indagine, ed in particolare ha sottolineato che sarebbero state effettuate delle ricognizioni anomale mostrando ai vari testimoni – tranne la sola Rosa Lucia Cavigliano – non un gruppo di piu’ uomini nel quale riconoscere chi avevano visto sul luogo dei fatti, ma unicamente gli imputati singolarmente. Viscomi ha inoltre evidenziato le discrasie che si sono avute fra le dichiarazioni rese dai testimoni in fase di indagini ed in seguito in sede di dibattimento, asserendo che se la pubblica accusa puo’ al limite sostenere che Berlingieri e Passalacqua erano presenti alle Fornaci il giorno del delitto non puo’ certamente dimostrare che vi presero parte. L’avvocato ha dunque concluso chiedendo che Berlingieri venga assolto o, in subordine, che l’accusa per lui sia derubricata in quella di omicidio preterintenzionale. Il processo e’ stato infine rinviato al 15 marzo per eventuali repliche e la sentenza per i due imputati. Per questi ultimi il pubblico ministero, Simona Rossi, ha chiesto due condanne all’ergastolo, ed il legale di parte civile Francesco Gambardella – che rappresenta i familiari del 24enne ucciso – ha pure insistito perche’ i giudici dichiarino la colpevolezza dei due uomini. Secondo quanto sostenuto dalla pubblica accusa, Citriniti sarebbe stato ammazzato a seguito di un banale scherzo fatto con della schiuma spruzzata in faccia ad un minorenne rom, che avrebbe dato vita ad una lite iniziata dentro al centro commerciale, e ripresa all’esterno piu’ tardi, dove il 24enne e’ stato ucciso, sempre secondo le accuse, dopo essere stato bloccato da diverse persone che lo hanno aggredito. Tra queste persone, secondo la Procura, ci sarebbero stati Berlingieri e Passalacqua. A poche ore dal delitto le indagini condussero i poliziotti della Squadra mobile proprio a casa di Cosimo Berlingieri, dove la moglie di quest’ultimo affido’ loro il figlio minorenne, ammettendo subito che era stato coinvolto nello scontro avvenuto alle “Fornaci”. Il ragazzo diciassettenne, che e’ anche cognato di Passalacqua, e’ gia’ stato giudicato con rito abbreviato e condannato in primo grado a 14 anni e 15 giorni di galera, poi scontati a 10 anni dalla Corte d’appello con una sentenza infine confermata dalla Cassazione il 19 ottobre.

http://www.catanzaroinforma.it/pgn/news.php?id=39704

 

Omicidio Citriniti, spunta una nuova testimone oculareultima modifica: 2012-03-02T11:30:00+01:00da sagittario290