Cronaca
02 ottobre 2011
Sannazzaro, derubati 13 volte
Ennesimo raid al bar Stazione. Lo sfogo dei titolari: «Lavoriamo solo per pagare i danni fatti dai ladri»
Tredici furti (e tentativi) in quattro anni, da quando l’edicola-bar Stazione di via Marconi ha aperto la sua attività al piano terra della stazione ferroviaria. Una media da rabbrividire: più di tre furti l’anno. Mercoledì notte i ladri hanno preso le misure con un tentativo fallito di “spaccata”: è entrato in funzione il fumogeno, un allarme innovativo, che ha messo in fuga i ladri; ieri notte la banda, probabilmente tornata sul posto, è riuscita stavolta ad andare a segno: svuotati gli scaffali e le riserve di sigarette, rubato il cambia-monete dei giochi elettronici.
L’ammanco, secondo una valutazione sommaria, supererebbe i 5mila euro. Ma è la disperazione dei titolarti, Caterina Ruggiero e Marco Aldegheri, a prendere il sopravvento sui danni subiti: «Non possiamo più lavorare. Siamo continuamente bersagliati dai ladri che, quando non riescono a rubare, lasciano alle spalle vetri e finestre infrante, porte scardinate, danni materiali anche consistenti».
Caterina Ruggiero aggiunge: «Abbiamo dotato l’esercizio di videocamere di sorveglianza, allarmi acustici e di fumogeni, inferriate alla finestra; siamo collegati con un servizio notturno di guardie giurate. L’altra notte, dopo il danno alle vetrate di entrata di mercoledì, i ladri sono tornati e questa volta ci hanno ripulito. Gli allarmi sono scattati in tempo utile, ma dei vicini nessuno avrebbe sentito nulla. Quando siamo arrivati sul posto, era l’una e trenta di notte, il colpo era già stato portato a termine».
L’esrecente aggiunge: «Siamo disperati. Stiamo lavorando solo per sanare i danni dei ladri che in questi anni ci hanno preso di mira». Questa volta la banda, dopo aver capito quali fossero i sistemi di sicurezza dopo la scorribanda di due notti fa, ha dapprima oscurato l’obiettivo della videocamera esterna; poi è entrata nel cortile della stazione e, con l’uso di martello e scalpello, ha letteralmente scardinato l’inferriata che protegge una finestra. Quindi, le braccia di almeno tre persone, hanno divelto l’inferriata al fine di creare un varco per poter entrare nell’edicola annessa.
Solo in quel momento sono scattati gli allarmi, anche quello a fumo, ma i ladri sono riusciti ad arraffare tutte le sigarette esposte e quelle di riserva ed hanno asportato il cambiamonete dei giochi elettronici. Poi la fuga prima che, dalle loro abitazioni, i gestori, avvertiti dal sistema di teleallarme, potessero arrivare sul posto e verificare l’ennesimo colpo subito: il tredicesimo in appena quattro anni di attività.
Comprensibile quindi l’amarezza e la rabbia dei titolari di fronte a un’altra incursione dei ladri nel loro esercizio commerciale.
Paolo Calvi
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