Cronaca
07/08/2011
Ritirate le pistole ai due vigilantes che hanno litigato
IL CASO. Le due guardie della Civis sono state interrogate dalla Polizia
Teatro della contesa la sede di via Capitelvecchio Il ferito portato all’ospedale da un terzo collega Intanto il sospetto nega di aver estratto la pistola
Il furibondo litigio tra due guardie della Civis, culminato secondo con un’aggressione e una minaccia a mano armata, avvenuto l’altra mattina nella sede bassanese dell’agenzia di sicurezza di via Capitelvecchio 10, è una matassa difficile da sbrogliare. La polizia ha avviato le indagini già nella serata di venerdì, dopo essere venne venuta a conoscenza del fatto dal personale del pronto soccorso.
Uno dei vigilantes infatti s’è presentato al San Bassiano lamentando dell contusioni, una crisi cardiaca e disturbi di altro genere. I protagonisti del gravissimo episodio sono due rosatesi, M.B. di 47 anni, il presunto aggressore, e G.E.C., 61 anni, la vittima.
Venerdì mattina, verso le sette e mezzo, al momento dello scambio delle consegne operative, tra i due è scoppiata una lite per motivi sui quali gli investigatori non si sbilanciano. Si sa solo che fra i due litiganti c’è una vecchia ruggine.
Ad un certo punto, il più anziano è stato aggredito dal collega che, secondo la prima ricostruzione dell’episodio, lo avrebbe prima preso per il collo e quindi minacciato con la pistola d’ordinanza, puntandogliela al petto più volte.
L’aggredito, che è da tempo sofferente di cuore, è stato a quel punto colto da un malore. Una terza guardia giurata, vista la mal parata, è intervenuta per porre fine all’alterco e, dopo aver cercato di calmare gli animi, ha accompagnato G.E.C., visibilmente scosso, al pronto soccorso.
L’uomo è stato sottoposto ad una serie di accertamenti da parte dei sanitari, che lo hanno trattenuto in osservazione per qualche ora, prima di dimetterlo con una prognosi di tre giorni. Il referto parla di lesioni e stato d’ansia.
Gli agenti della polizia hanno ascoltato le versioni delle guardie giurate. M.B. ha ammesso il litigio ma ha negato l’aggressione a mano armata. Pare che nessuno abbia assistito all’accaduto e quindi le indagini si basano per ora solo sulle dichiarazioni dei diretti interessati. G.E.C ha presentato querela. La posizione del presunto aggressore è al vaglio degli inquirenti. Rischia una denuncia per minaccia aggravata, ingiurie e lesioni personali. Ad entrambi sono già state ritirate per precauzione le pistole.
Lucio Zonta