Tornano il ladri all’ «Alfa Romeo»

Cronaca

Lunedì 28 Febbraio 2011 09:55

Tornano il ladri all’ «Alfa Romeo»

Redazione_2

porta-forzata.jpgBRINDISI – Hanno scavalcato un muretto, forzato la porta dell’officina e asportato tre automobili. Ladri in azione, venerdì notte, nella concessionaria Alfa Romeo sulla via Provinciale per Lecce. I malviventi avrebbero portato a casa un paio di Brera (una grigia e l’altra azzurra) e una Giulietta sprovvista di targa della casa automobilistica italiana, per poi dileguarsi nell’oscurità senza destare alcun sospetto. Sul fatto indagano adesso gli uomini della Polizia di Brindisi, intervenuti sul luogo del misfatto dopo essere stati allertati dall’Istituto di vigilanza Sveviapol. La banda ha agito in modo rapido e indolore, portandosi all’interno della concessionaria attraverso un muro confinante con l’officina. Sono bastati pochi minuti per saltare l’ostacolo di cemento alto poco più di due metri e mezzo e trovarsi esattamente di fronte all’ingresso dell’officina. A quel punto, armati di martello e spranga di ferro, sono riusciti a scardinare la serratura della porta scorrevole, eludendo un piccolo filo elettrico riconducibile al sistema antifurto. Nessuno ha notato la loro presenza. Una volta penetrati all’interno dei locali, hanno potuto agire al riparo da occhi indiscreti. Non sapevano, però, che sarebbero andati incontro a uno spiacevole imprevisto: una delle auto che intendevano rubare era sprovvista di batteria. Non restava altro da fare, quindi, che utilizzare la batteria trafugata da un altro mezzo. E’ difficile stabilire per quanto tempo siano andate avanti queste operazioni. Sta di fatto che, dopo aver fatto partire i motori, i ladri  hanno scardinato la porta d’ingresso dell’officina che affaccia su via Felice Matteucci per poi dileguarsi nel nulla. La concessionaria, d’altronde, si trova nell’estrema periferia di Brindisi, a pochi metri dallo vincolo per il rione San Paolo. E’ difficile che qualcuno possa aver visto o udito qualcosa. I ladri non hanno incontrato nessun intralcio.

La chiamata in Questura per la segnalazione del furto è avvenuta attorno alle 10 di sabato mattina. Arrivata sul posto, una pattuglia delle Volanti ha chiesto l’ausilio della Scientifica per poter effettuare i rilevamenti del caso.  Resta sconosciuta, al momento, l’identità dei malviventi. E’ presumibile che la banda, composta da non meno di tre elementi, abbia fatto scattare il blitz dopo aver studiato attentamente il terreno. Durante l’ispezione effettuata all’interno dell’officina, inoltre, non è sfuggito agli inquirenti un foro praticato nel muro dall’esterno dell’officina stessa. Questo lascia pensare che i ladri, prima di scavalcare il muro, abbiano vanamente tentato di introdursi all’interno dell’officina attraverso un buco. Le modalità del colpo ricordano il furto messo a segno nella concessionaria Marino Auto agli inizi dello scorso mese di luglio, che fruttò ai ladri quattro auto della casa automobilistica (Bmw (X6”, una “Serie 5”, una “TT” e un “330 Touring”). Ad accorgersi del blitz furono gli agenti dell’istituto di vigilanza collegato con la concessionaria. Le guardie giurate stavano compiendo in auto un normale giro di pattugliamento. I ladri per introdursi nei locali della avevano disattivato il sistema di allarme collegato con la centrale operativa e avevano agito, quindi, in tutta tranquillità. Forzarono il cancello di ingresso, ebbero tutto il tempo di portare via due auto che erano parcheggiate nel cortile e altre due che stavano dentro la concessionaria. Dovettero addirittura rompere una delle vetrine, ma non si attivò il sistema antifurto. Professionsti, dovevano essere, che erano stati in grado di neutralizzare qualsiasi forma di protezione fosse stata installata fuori e dentro i locali. Riuscirono a portare via quattro veicoli seminuovi e se se non fossero intervenuti i vigilantes, forse, avrebbero rubato altre auto.  Furono acquisite le immagini registrate dalle telecamere che, frazionati in fotogrammi, sono stati visionati fino alla nausea dagli uomini dell’Arma.  Non hanno scorto nulla di determinante, non un solo dettaglio che potesse portare all’identificazione degli autori che avevano comunque adottato tutte le precauzioni indispensabili per restare delle ombre che si muovevano nell’oscurità. A distanza di sette mesi, la storia sembra ripetersi.
Tornano il ladri all’ «Alfa Romeo»ultima modifica: 2011-03-01T11:00:00+01:00da sagittario290