Politica
mercoledì 02 marzo 2011
Stazione, il Silp: “La Polfer svolge il lavoro con costanza e professionalità”
(red. ) A seguito delle dichiarazioni del portavoce di “Stazione Insieme”, comitato “non ufficiale” della Stazione Ferroviaria di Brescia apparse sui quotidiani locali il 19 febbraio, il Silp per la Cgil, sindacato della Polizia di Stato, ritiene opportuno addurre alcune precisazioni.
“In primis”, si legge in una nota del sindacato di polizia, “si fa presente che la nostra O.S. ha sempre valorizzato e incentivato il dialogo, critico e costruttivo, con gli enti, istituzionali e sociali, per fini che attengono alla sicurezza della collettività e ai fondamentali principi etici in questo caso, funzionali al decoro delle strutture e/o ambienti dove è organizzata e regolarizzata la vita civile. Ed è in quest’ottica che apprendiamo con spirito positivo, la nascita della neo consulta con obiettivi tendenti a rendere più vivibile e sicura l’intera area della Stazione”.
“Contestualizzando le problematiche sollevate da “Stazione Insieme”, che a nostro avviso”, afferma il Silp, “presentano caratteristiche strutturali e organizzative che possono potenzialmente, ma non necessariamente, ripercuotersi sugli standard di sicurezza, enunciare allarmismi di ordine pubblico è onestamente eccessivo”. “Recentemente”, prosegue la nota, “il Silp per la Cgil ha denunciato al Dirigente del Compartimento Polfer Lombardia, la scarsa collaborazione dell’ente Ferrovie per questioni riguardanti la sicurezza in generale. Durante la notte, i treni viaggiatori depositati presso lo scalo bresciano non vengono chiusi come previsto generando, una condizione appetibile per chi è in cerca di un luogo di riparo ciò, inevitabilmente aggrava e nello stesso tempo vanifica l’operato della Polfer”.
“Fino a tre anni fa”, spiega il sindacato dei poliziotti, “un istituto di vigilanza privata assicurava la presenza, tramite i propri dipendenti, col compito di fare rispettare il divieto a tutte le persone (comprese clochard e tossicodipendenti) di permanere in stazione e nei luoghi pertinenti durante le ore notturne. Sicuramente, la mancanza di un idoneo sistema di videosorveglianza non agevola il compito a chi e preposto alla vigilanza e, il progetto che ha comportato la recente ristrutturazione della Stazione non ha contemplato un efficace sistema di chiusura compatibile con le altre realtà nazionali atto, a tutelare gli esercizi commerciali ivi localizzati”.
“I Poliziotti in servizio presso la Stazione di Brescia”, continua la nota del Silp per Cgil, “svolgono con costanza e professionalità il loro lavoro garantendo una turnazione continuativa con quadranti articolati sulle 24 h, ed effettuano servizi di vigilanza presso tutti gli impianti della provincia coprendo un tratto di circa 200 Km di linea ferroviaria il tutto, in aggiunta alle molteplici e diverse competenze che il comparto richiede, con un deficit di risorse umane pari a 14 dipendenti quindi, 31 operatori in servizio a fronte dei 45 previsti”.
“Per quanto concerne la presenza dei clochard e tossicodipendenti all’interno dell’atrio, in prossimità della biglietteria e sotto i portici durante la notte”, conclude il sindacato, “il presidente della consulta “non ufficiale” forse è poco informato circa i termini di legge in ordine a tale fenomeno perché l’unico modus operandi, oltre a quello di allontanare le persone, consiste nella redazione nei confronti delle stesse, di un verbale che ai fini pratici non è che un effimero palliativo. Occorrerebbe invece, investire le autorità preposte (d’altronde una consulta nasce con questi scopi), come gli stessi organismi che si occupano dei servizi sociali, in modo tale, da attuare iniziative volte ad implementare le strutture di accoglienza per tutti i disperati regolarmente allontanati”.