Esternalizzazioni senza facili ribassi

Lavoro

11 febbraio 2011

Esternalizzazioni senza facili ribassi

ministero_del_lavoro-400x300.jpgUn intervento di ampio respiro, quello del ministero del Lavoro in materia di appalti e subappalti per ribadire la “tolleranza zero” alle esternalizzazioni “al ribasso”, per sottolineare i delicati profili della sicurezza sul lavoro a fronte dei rischi interferenziali e a conferma della scelta della riforma Biagi di rendere la disciplina dell’outsourcing una sana opportunità organizzativa delle risorse.

In primo luogo si richiama l’evidenza dei requisiti di genuinità, anche con riferimento alla circolare 48/2004 che aveva dettato linee operative per la certificazione degli appalti, valorizzata per ridurre il contenzioso qualificatorio. Il “fare” dell’appalto viene valutato nella prospettiva del rischio d’impresa, assunto a fronte di una soglia minima di imprenditorialità, ben ravvisabile anche nei riguardi di fattispecie che non richiedono l’impiego rilevante di beni strumentali, caratterizzandosi per una organizzazione labour intensive, dove assumono maggior rilievo le competenze e la professionalità dell’appaltatore e del personale dallo stesso impiegato, diretto e gestito, anche con riferimento a licenze e titoli (ad esempio, vigilanza privata).

All’esito della verifica di genuinità rilevano due patologie: appalto illecito e fraudolento.

Sul piano delle tutele retributive si segnala come il rispetto integrale delle previsioni della contrattazione collettiva sia necessario, sia ai fini del rilascio del Durc, sia per la fruizione di benefici normativi e contributivi, anche circa i trattamenti retributivi connessi alla bilateralità.

Una sottolineatura riguarda poi il valore economico degli appalti, con il richiamo al Codice dei contratti pubblici e al Testo unico sicurezza, che impone una disamina attenta dei costi del lavoro e della sicurezza, mai assoggettabili a ribasso. La previsione di una collaborazione con la Gdf per i controlli disposti dall’Autorità di vigilanza dei contratti si accompagna al richiamo alle stazioni appaltanti per il ricorso a procedure di aggiudicazione, come il dialogo competitivo per gli appalti complessi, che non si fondano sul ribasso.

Passaggio significativo quello sui regimi di responsabilità negli appalti privati e pubblici e fra i protagonisti della filiera. Il richiamo normativo evidenzia una responsabilità solidale, per appaltatore (in subappalto) e committente (in ogni caso), a tutela dei profili retributivi e previdenziali, di tutti i lavoratori, che legittima l’adozione della diffida accertativa per i crediti patrimoniali e si estende ai danni da infortuni privi di indennizzo Inail.

Da ultimo, l’attenzione ai profili della sicurezza. L’analisi delle dinamiche infortunistiche negli ambienti confinati spinge a un segnale strategico per azioni congiunte fra istituzioni e parti sociali di monitoraggio e controllo dei livelli di tutela. Mentre il riferimento alla “patente a punti” in edilizia consolida il valore di uno strumento per la qualificazione delle imprese e la buona qualità degli appalti. Così per l’uso delle tessere personali di riconoscimento, a garanzia di una regolarità dell’occupazione riscontrabile a colpo d’occhio.

Consigliere del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi
Direttore Dpl Macerata di Michele Tiraboschi e Pierluigi Rausei

Esternalizzazioni senza facili ribassiultima modifica: 2011-02-12T10:45:00+01:00da sagittario290