«Sì alle guardie giurate armate»

Cronaca

10 febbraio 2011

«Sì alle guardie giurate armate»

Il dirigente Nardi della questura: «E’ stata una scelta dei gestori dei locali»

jpg_3409531.jpgPESCARA. Operatore di sicurezza non armato e guardie particolari giurate armate: figure diverse, ambedue riconosciute dalle legge. A Pescara vecchia, nella zona dove è alta la concetrazione di giovani, la sicurezza è anche garantita dalle guardie giurate armate che girano in divisa per corso Manthonè e via delle Caserme. Una scelta dei locali approvata con decreto prefettizio.  La polemica tra operatori armati e non armanti e tra le diverse agenzie di sicurezza pone quindi in contrasto due figure che la legge riconosce, come spiega il dirigente della questura, Giorgio Nardi. «L’articolo 134 del testo unico fa riferimento, per la vigilanza ai beni, alla guardia particolare giurata che ha il porto d’armi. Questa figura, proposta dagli organizzatori della vigilianza esterna del centro storico, è stata riconosciuta con il decreto prefettizio di Pescara». Sono in sei, infatti, nel centro storico a girare armati svolgendo attività di prevenzione e di controllo e in contatto con le forze dell’ordine. A sollevare l’inopportunità dell’armamemento è stata Fabrizio Cordoano, il presidente nazionale dell’associazione degli operatori di sicureza, Osic, e amministratore della Sial Security Service la cui proposta e la richiesta di un tavolo tecnico al Comune è fondata su alcune basi: «Quelle guardie giurate che girano armate contraddicono le stesse disposizioni del governo che, in tre punti, indica i requisiti necessari per svolgere il servizio ronda nei luoghi pubblici: le ronde non devono essere armate, le ronde devono essere composte da volontari (quindi non a pagamento) e i volontari non devono portare alcuna uniforme». Inoltre, per Cordoano, secondo una circolare numero 557 del 17 novembre 2010 del ministero dell’Interno, si legge: «Nulla esclude, che l’attività regolamentata dal decreto ministeriale venga svolta da personale dipendente da istituti di vigilanza già autorizzati, in possesso della qualifica di guardia giurata. Detto personale dovrà però svolgere i servizi in questione senza portare armi né indossare l’uniforme ma dovrà utlizzare il tesserino di riconoscimento».

Luigi Azzaro, direttore della Saga security ingaggiata dal consorzio degli esercenti di Pescara vecchia per vigilare nell’area della movida, come aggiunge Nardi della questura, «ha proposto un servizio che è stato scelto dagli organizzatori del consorzio e quindi dalla prefettura. Quelle guardie possono girare armate perché sono addette alla vigilanza dei beni». E’ più recente la nascita e la formazione della figura dell’operatore di sicurezza che, invece, Cordoano vorrebbe sollecitare ritenendo, come dice, che quel «servizio armato sia pericoloso».  Si tratta di operatori non armati dichiarati idonei dopo un corso di 90 ore approvato dalla Regione. «Per me», conclude Cordoano, «un tavolo tecnico è sempre una maniera per scambiarsi opinioni e cercare di risolvere nel miglior modo possibile i problemi. I tavoli tecnici sono istituiti dalle istituzioni con la partecipazione di tutte le autorità competenti a livello di sicurezza». (p.au.)

«Sì alle guardie giurate armate»ultima modifica: 2011-02-11T12:00:00+01:00da sagittario290