Rapina Mazzon, terza condanna

Domenica 16 Gennaio 2011,

Ed: PADOVA
Pagina: 5

GIOIELLERIA L’orefice di largo Europa era stato picchiato dai malviventi il 3 settembre 2009

Rapina Mazzon, terza condanna

Inflitti 7 anni e 6 mesi a un serbo che è riuscito a scappare. I due complici sono già in carcere

1812.jpgCondanna record per una feroce rapina messa a segno in pieno centro storico. Il tribunale collegiale ha inflitto una pena di sette anni e sei mesi a Slobodan Catanich, trentenne serbo che assieme a due complici rapinò la gioielleria di Alfredo Mazzon in Largo Europa il 3 settembre 2009 picchiando a sangue il proprietario. Il collegio, presieduto dal giudice Nicoletta de Nardus ha accolto la richiesta del pubblico ministero Sergio Dini. La condanna però è «in contumace», ovvero l’imputato al momento è irreperibile. Dopo la rapina l’uomo è fuggito, ma la Squadra Mobile di Padova sta continuando le ricerche, sembra che al momento Catanich si trovi in Serbia. Per la stessa rapina lo scorso luglio sono stati condannati con rito abbreviato i due complici, Nevzad Arifovic e Zoran Tadic, il gup Sonia Bello ha inflitto loro rispettivamente 5 anni e 5 anni e 8 mesi. Ma il cerchio non si è ancora chiuso: il pubblico ministero Sergio Dini ha infatti notificato l’avviso di chiusura indagini anche ad altre due persone coinvolte nella rapina, si tratta sempre di due stranieri considerati «basisti», che hanno ospitato i tre malviventi e avrebbero anche fornito loro il materiale per il travisamento, e sono quindi indagati per concorso in rapina. A breve verrà chiesto il giudizio anche per loro. 

Un caso che provocò scalpore, quello della rapina alla gioielleria di Largo Europa, perchè i malviventi agirono di giorno (erano le cinque del pomeriggio) in pieno centro storico, perchè pestarono a sangue il proprietario del negozio, che passò oltre una settimana in ospedale con il naso rotto, e perchè i tre tentarono una rocambolesca fuga lungo la riviera Mugnai. Ad inseguirli fu un amico di Mazzon, che si trovava vicino al negozio e che aveva assistito alla scena, e anche un vigilantes che lavorava poco lontano. Furono loro a fermare due dei tre rapinatori in via Beato Pellegrino e a consegnarli agli uomini della polizia, mentre altri agenti cercavano di raggiungere il terzo complice, che però è riuscito a fuggire. È stato anche grazie alle ricostruzioni fatte dai due arrestati che si è riusciti a dare un nome all’uomo che è scappato. E ora anche altri due complici esterni sono vicini al processo.

Rapina Mazzon, terza condannaultima modifica: 2011-01-17T11:15:00+01:00da sagittario290