Guardia alta sul crimine organizzato

Venerdì 31 Dicembre 2010,

Ed: VENEZIA
Pagina: 5

IL BILANCIO Consuntivo di fine anno per le forze dell’ordine. In calo i reati, a partire da furti e rapine

Guardia alta sul crimine organizzato

Il prefetto ha annunciato due protocolli d’intesa per scongiurare infiltrazioni negli appalti

726.jpgL’emergenza ancora non c’è ma, visto che quando si parla di sicurezza la prevenzione è tutto, è meglio agire subito. La criminalità organizzata, in provincia di Venezia, pur se con qualche colpo di coda (legato a sparuti tentativi di infiltrazione camorristica, come accaduto a gennaio a Jesolo per la gestione della vendita sulle spiagge), non rappresenta una realtà consolidata, ma è comunque uno dei fronti su cui le forze dell’ordine mantengono alta la guardia. E la Prefettura, nel suo ruolo di coordinatore, ha pronti un paio di protocolli di intesa per prevenire pericolose in filtrazioni, soprattutto nel settore degli appalti. Lo ha detto ieri il prefetto Luciana Lamorgese, nel bilancio di fine anno, per il quale ha chiamato al suo fianco il questore Fulvio Della Rocca, il colonnello Giovanni Cataldo (comandante provinciale dei carabinieri), il generale Walter Manzon (comandante provinciale della Guardia di finanza) e Loris Munari (comandante provinciale dei Vigili del fuoco). 

«Per evitare il pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata nel Veneziano – ha detto il prefetto – abbiamo avviato due protocolli di intesa sul fronte del settore pubblico, con i vari enti interessati, l’Associaizone dei Comuni e l’Unione delle Province, ma anche nel settore privato, attraverso un accordo con Confindustria. L’intento è quello di tenere alta la guardia sull’affidamento di appalti, anche se la situazione attuale non è allarmante». Sempre sul fronte dei protocolli d’intesa, a gennaio partirà l’iniziativa “Mille occhi sulla città”, un accordo con le società di vigilanza privata e relativo al Comune di Venezia, grazie al quale i vigilantes sorveglieranno il territorio, segnalando eventuali situazioni di pericolo. Inoltre il prefetto ha annunciato l’intenzione di coinvolgere le Soprintendenze, gli enti pubblici e le istituzioni museali per procedere a una catalogazione di tutte le opere d’arte custodite nei depositi o esposte nelle varie sedi. Un’iniziativa che punta ad avere un compendio il più preciso e dettagliato possibile dei tesori della città in caso di eventi straordinari, come acque alte eccezionali o alluvioni, che potrebbero danneggiare il patrimonio artistico. 

In sede di bilancio, tanto il prefetto quanto i rappresentanti delle forze dell’ordine ieri hanno sottolineato che in provincia c’è un divario tra sicurezza percepita e dati reali. Le cifre parlano di un calo generalizzato dei reati rispetto a un anno fa, nel periodo 1° gennaio-15 dicembre: 37.245 nel 2010 contro 39.918 nel 2009 (meno 6.7%). Calano le rapine (235 nel 2010, meno 21.9%) e i furti (21.280 (meno 6.3%). Quasi dimezzate le rapine in banca (scese da 29 a 16). «Senza polemizzare – ha spiegato a mo’ di esempio il colonnello Cataldo – a Cavallino finora nel 2010 c’è stata una sola rapina, a dispetto dell’allarme sollevato. Questo per dire che non sempre la sicurezza percepita rispecchia la realtà». 

«Il calo dei reati dipende anche dalla collaborazione dei cittadini – ha sottolineato il questore Della Rocca – e lo vediamo dall’aumento delle segnalazioni al 113, passate da 65mila a 66mila». Notevole anche lo sforzo della Guardia di Finanza sul fronte della lotta alla contraffazione e ai falsi. In questo senso la Prefettura darà corso a un accordo con le altre istituzioni, la Camera di Commercio e le categorie economiche, per promuovere anche all’estero un’azione di marketing sulla legalità e sulla qualità dei prodotti venduti a Venezia. Infine i vigili del fuoco che, a fronte di un calo degli interventi per incendi (1625, meno 15%), hanno registrato un aumento del 20 per cento degli interventi per alluvioni e danni provocati dall’acqua. «Inoltre – ha sintetizzato Munari – registriamo un numero alto di soccorsi a persone per incidenti domestici (2600 in tutto, di cui 203 per inquilini rimasti chiusi in ascensore). Significa che su questo fronte c’è molto da fare in termini di prevenzione».

Guardia alta sul crimine organizzatoultima modifica: 2011-01-01T11:00:00+01:00da sagittario290