Reportage dall’interno delle periferie, l’omicidio di Maricica…

Cronaca

3 novembre 2010

Reportage dall’interno delle periferie, l’omicidio di Maricica Hahaianu all’Anagnina e la sicurezza

di Silviu Ciubotaru

anagnina_156.jpgNon sono mai stato un grande oratore ed è più difficile quando pensi in romeno e devi scrivere in italiano. Sono venuto in Italia nel 2002 dopo aver superato il limite normale della sopportabilità di un sistema politico che non ha mai pensato ai problemi della gente comune. Prima di venire a Roma, dopo aver lavorato in Polizia, Pubblica Sicurezza, avevo un concetto diverso di quello che significa la parola sicurezza in qualsiasi settore. La prima sparatoria l’ho sentita in Trullo dopo due settimane da quando vivevo lì ed era di notte… il motivo lo abbiamo sentito il secondo giorno al bar. Si trattava di una lite tra un cittadino italiano ed uno albanese, per fortuna nessuno è rimasto ferito.

anagnina_101.jpgHo deciso da quel momento di non stare più fuori dalle ore 22.00 in poi. Dopo quasi un mese in piena giornata c’è stata una sparatoria dove sono state implicate anche le forze d’ordine, si trattava di un trafficante di droga che ha sparato verso i carabinieri che lo dovevano arrestare. Mi ha stupito il fatto che la gente parlava di tutto questo con molta tranquilità e per poco tempo… qualche giornale insisteva a parlare del caso per non più di due giorni. Dopo due mesi mi sono trovato un lavoro fisso in una casa di riposo a Capannelle, come assistente anziani. Apparentemente una zona tranquilla anche perché nelle vicinanze abbiamo l’Istitutto dei Vigili del Fuoco e la caserma dei Carabinieri. Ero proprio felice per il mio lavoro e ovviamente per l’apparente tranquillità quotidiana, la casa di riposo apparteneva alle Suore Francescane e non pensavo mai che qualcuno poteste venire di notte derubare le suore.

anagnina_102.jpgUn giorno andando con la metropolitana, salendo da Cinecittà, il vagone era molto affollato. Davanti a me c’era una famiglia tedesca. Parlavano di quello che hanno visitato ed erano molto distratti. Accanto a loro c’era un ragazzo di corporatura atletica che dal viso e dallo sguardo molto preoccupato, mi ha fatto capire che stava per commetere qualche infrazione. Mi sono girato in una posizione da dove lo potevo seguire con lo sguardo senza che lui si accorgesse. Dopo neanche un minuto il ragazzo ha messo la mano in tasca del tedesco tirandogli fuori il portafoglio e, mentre io cercavo di muovermi verso il ragazzo, lui con una rapidità incredibile ha dato la “preda” a qualcun altro che stava insieme a lui, senza che vedessi a chi. Alla fermata Giulio Agricola ho immobilizzato il ragazzo con la mano dietro e ho chiesto in lingua tedesca al signore se aveva ancora il portafoglio. Siamo scesi insieme, il ragazzo per forza, e urlando di dolore. Si sono avvicinate le guardie giurate, che fanno la vigilanza all’interno della metropolitana, e anche se il tedesco affermava che è stato derubato, le guardie invece di chiamare le forze dell’ordine perché avevano una persona derubata, un ladro, e un testimone che lo ha pure fermato, hanno detto che di sicuro il “soggetto” non ha niente addosso e non possono fare niente. Mi sono trovato a un certo punto come un cretino con un delinquente che mi rideva in faccia e la gente che mi guardava. Penso che la vera sicurezza si deve fare con le leggi giuste e molti soldi. 

Reportage dall’interno delle periferie, l’omicidio di Maricica…ultima modifica: 2010-11-04T10:45:00+01:00da sagittario290