Assalto al portavalori sull’A4


Bergamo

Cronaca

7 ottobre 2010

Assalto al portavalori sull’A4
La Procura chiude l’inchiesta

Nel giugno 2008, banditi armati di kalashnikov bloccarono autostrada a Seriate incendiando alcune automobili, spararono sulle guardie giurate e su due turisti spagnoli: nove di loro chiedono l’abbreviato

N75SQRKU-WwJ.jpgSeriate, 7 ottobre 2010 – La Procura ha chiuso l’inchiesta sull’assalto al furgone portavalori compiuto la sera del 9 giugno 2008 sull’autostrada A4, tra Brescia e Milano, nei pressi del casello di Seriate, chiedendo il rinvio a giudizio degli undici presunti autori del colpo, tutti lombardi e pugliesi di età tra i 27 e i 42 anni, accusati di rapina aggravata e tentato omicidio. Ieri davanti al gup Tino Palestra nove indagati hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato (che consente, in caso di condanna, di ottenere lo sconto di un terzo sulla pena), mentre in due hanno scelto il rito ordinario. La decisione del giudice è prevista il prossimo 22 ottobre.
 

La rapina fruttò quasi 2 milioni di euro. Quel giorno, intorno alle 20.40, i banditi, incappucciati e armati di kalashnikov, bloccarono un tratto di autostrada, incendiando alcune automobili, spararono sulle guardie giurate e su due turisti spagnoli che avevano cercato di forzare il blocco (le pallottole si fermarono fortunatamente tra le valigie del bagagliaio) e riuscirono a scappare con il bottino.

Le indagini della Squadra Mobile di Bergamo, in collaborazione con quella di Foggia, avevano permesso di sgominare l’intera banda, che operava tra la Lombardia e la Puglia. Il percorso per risalire ai presunti autori dell’assalto al portavalori era stato lungo. I 10 bossoli di kalashnikov trovati sul luogo dell’agguato, calibro 6,71, erano risultati appartenere alla stessa arma che la Mobile di Bologna aveva sequestrato nel corso delle indagini per una rapina messa a segno nel bolognese con le stesse modalità. A questo primo elemento ne era stato aggiunto un altro.

Una decina di giorni dopo la rapina al portavalori, in un cunicolo di sicurezza nell’area industriale di Bolgare, al confine con l’autostrada, a ridosso della piccola azienda dove lavorava uno dei presunti rapinatori, era stato ritrovato un borsone contenente due mototroncatrici, grandi e particolari flessibili utilizzati per tagliare le lamiere del furgone portavalori preso d’assalto, come risultato dagli accertamenti scientifici cui i due attrezzi erano stati sottoposti. Sulle lame la Scientifica aveva infatti ritrovato microtracce di vernice blu, la stessa della scritta del furgone rapinato.

Dal numero di matricola delle macchine, la Squadra mobile era risalita al luogo d’acquisto, nel Foggiano. Individuato uno dei malviventi, l’uomo era stato messo sotto sorveglianza così come la sua utenza, dalla quale gli investigatori erano poi risaliti agli altri componenti della banda.

di M.A.

Assalto al portavalori sull’A4ultima modifica: 2010-10-08T11:15:00+02:00da sagittario290