Domenica 27 Giugno 2010,
Ed: PADOVA
Pagina: 12
È un paese a mano armata
Una pistola o un fucile ogni cinque abitanti:
dati-shock sulle autorizzazioni alla detenzione
Lorena Levorato
Un’arma ogni 5 persone, compresi i bambini. 1.600 autorizzazioni alla detenzione di arma da fuoco.
Tra le mura domestiche di Vigonza e Villanova, circa 28 mila abitanti, un arsenale che conta in totale 4.500 armi tra fucili, pistole, carabine ad aria compressa e armi sportive.
Tra le 1.600 autorizzazioni, suddivise tra porto d’armi per difesa personale, licenze di caccia e per uso sportivo, e nulla osta per la sola detenzione in casa, il 75% sono licenze per l’abilitazione all’esercizio venatorio.
E così, quello che dovrebbe essere il luogo più sicuro, la casa, è in realtà una sorta di vero e proprio deposito di armi.
Tra i detentori di armi numerosi sono guardie giurate, mentre in altri casi si tratta di gioiellieri o rappresentanti orafi.
Una ventina, invece, le detenzioni dei collezionisti di armi e c’è chi in casa ne custodisce addirittura un centinaio. Si tratta per lo più di armi storiche o utilizzate durante le due guerre mondiali, magari appartenute a qualche vecchio parente ed ereditate o inservibili, oppure acquistate all’asta o in armerie specializzate.
Il porto d’armi viene rilasciato dalla Prefettura, mentre le licenze di caccia, per uso sportivo o il nulla osta per la sola detenzione vengono autorizzati dalla Questura. Ogni licenza, anche per uso sportivo, e ogni porto d’armi, consentono di detenere due armi corte, sei armi lunghe e un numero illimitato quelle da caccia. Per chi possiede un’arma in casa, esistono dei precisi obblighi di legge come la custodia sotto chiave, la comunicazione ai carabinieri in caso di trasloco e in occasione di acquisto tra privati o da un’armeria.