Cronaca
18/06/2010
Rapinavano prostitute fingendosi poliziotti, arrestato “piacentino”
Operazione della questura di Alessandria in collaborazione con quella piacentina. Arrestati due fratelli, Danilo Fazio e Fiorenzo Fazio: uno risiede a Piacenza. Rubavano in casa a prostitute fingendosi poliziotti
di Redazione
Prima concordavano un appuntamento, fingendosi clienti. Poi, all’orario pattuito, si qualificavano come poliziotti, mostrando un tesserino finto per non meglio precisate perquisizioni. Le prostitute li facevano entrare e loro, con forza, le immobilizzavano: rubavano tutto quello che capitava sotto mano. Così, questa mattina, sono stati individuati e arrestati per rapina Danilo Fazio e Fiorenzo Fazio dalla questura di Alessandra, in collaborazione con gli uffici di Piacenza e Lodi.
4 COLPI ACCERTATI E FORSE ALTRI – I due sono fratelli (27 e 25 anni) e sono della provincia di Catanzaro: Fiorenzo risiede a Piacenza, dove, tuttavia, non ha un’occupazione fissa. Danilo Fazio è guardia giurata. Sono ritenuti responsabili di quattro rapine (due ad Alessandria e due a Mestre); tuttavia non si escludono altri colpi, sempre a danni di prostitute, in tutto il Nord Italia, a Piacenza, Milano, Asti, Mantova, Modena. I due, infatti, è probabile che facessero parte di un gruppo malavitoso dedito a questo tipo di reato.
“POLIZIA”: MA POI PICCHIAVANO LE PROSTITUTE – Il modus operandi, come detto all’inizio, è sempre stato il medesimo: venivano colpite principalmente prostitute cinesi, probabilmente irregolari, consapevoli del fatto che, data la loro situazione, poi non avrebbero denunciato la cosa alle forze dell’ordine. Si fingevano clienti, prendevano appuntamento; sotto l’appartamento, poi, “diventavano” poliziotti, mostrando un tesserino falso. Una volta in casa, a volte anche usando violenza, le rinchiudevano nelle stanze oppure le obbligavano a stare ferme, mentre rubavano tutto quello che riuscivano ad arraffare. Si parla di bottini variabili tra i 200 e 1.000 euro per volta. Poi si dileguavano.
LE INDAGINI PROSEGUONO – Ora si trovano in carcere, con l’ordinanza di emessa dal gip di Alessandria. Un fratello alle Novate e l’altro nel penitenziario di Alessandria. Sono state effettuate poi perquisizioni nelle loro abitazioni per trovare ulteriori elementi utili alle indagini e proseguire l’attività investigativa.