Rapina e botte alla guardia giurata

Cronaca

2 aprile 2010

Rapina e botte alla guardia giurata
Sgominata la banda delle monete

130992_2014925__cc4I3V000_10349968_medium.jpgLesmo-Arcore – Cinque arresti, tra Lissone e Sesto, per la rapina di dicembre alla Banca di credito cooperativo di Lesmo. Un’indagine incrociata dei carabinieri di Arcore, Lissone e Monza ha permesso di risalire alla “banda”: tutti italiani sulla trentina. Decisiva la denuncia di un lissonese, minacciato di morte con la stessa pistola sottratta al vigilantes.

I fatti – Lesmo, 23 dicembre: intorno alle 17.30, in orario di chiusura una guardia giurata sta effettuando un ultimo giro di ispezione dei locali della banca di via Dante, prima del trasferimento di circa 44mila euro, perlopiù in monete da due euro, quando irrompono due uomini armati e incappucciati. Percossa selvaggiamente la guardia con calci e pugni, la addormentano con uno spray, sottraendole la pistola di servizio e portando via tutto il denaro. Il vigilantes rimane a terra privo di sensi e riesce a dare l’allarme solo più tardi intorno alle 22. La rapina si rivela fin dai primi sopralluoghi delle forze dell’ordine – i carabinieri di Arcore – decisamente anomala, sia per la scelta del bersaglio – la banca si trova in una posizione “scomoda” – sia per il bottino, composto da undici, pesantissimi plichi di monetine.

130993_2014944_4I3V0030_10350067_medium.jpgMinacce – Un mese dopo, una vera svolta per le indagini è l’arresto a Lissone di un pregiudicato, il trentottenne A.G, per aver minacciato di morte un uomo, all’interno di un bar, in seguito a una lite per questioni legate a un prestito. Durante una perquisizione a casa del lissonese, i carabinieri trovano e identificano grazie alla matricola, l’arma sottratta a dicembre alla guardia giurata di Lesmo. Intercettazioni telefoniche e le visite in carcere ricevute da A.G. permettono ai carabinieri di ricostruire l’intera vicenda e tutti gli spostamenti del denaro, risalendo alle diverse persone che l’hanno tenuto in custodia, poi fermate con l’accusa di favoreggiamento e ricettazione (si tratta di G.B. di Monza, G.M. di Sesto, A.G. di Sovico e C.C. di Lissone).

Gli arresti – A.G., già in carcere, è identificato come uno dei due rapinatori. Il denaro è intanto passato in diverse mani, finendo tra l’altro al gestore di un bar di Lissone, mentre un secondo tentativo di riciclaggio si colloca a Sesto San Giovanni, presso un’autofficina. Due dei complici, G. B. e G. M. sono stati arrestati in flagranza, mentre si scambiano circa 8mila euro provenienti dal bottino di Lesmo; in un’altra abitazione di uno degli addetti al “trasporto” vengono trovate le scatole vuote e parte dei rotoli. Quattro degli arrestati hanno già precedenti per furti e rapine; non si tratta secondo i carabinieri di una banda seriale, anche se il colpo di Lesmo lascia supporre una buona organizzazione: uno dei rapinatori si è presentato con un trolley, per trasportare più facilmente le monete.

Letizia Rossi

Rapina e botte alla guardia giurataultima modifica: 2010-04-03T12:00:00+02:00da sagittario290