Piazza Vittorio, patto della movida

Cronaca

(13 marzo 2010)

Piazza Vittorio, patto della movida
orari ridotti nei locali e vigilantes

di Diego Longhin

gif_1887823.gifAltro che ordinanze per imporre chiusure e divieti: i titolari dei locali di piazza Vittorio sono pronti a far da sé. E sarebbe uno dei primi casi in Italia di esercenti notturni, quindici in tutto, che si mettono d´accordo per rispettare e far rispettare dai clienti un decalogo già messo a punto. Un vero codice di comportamento. Tre i capitoli: orari massimi di chiusura, sicurezza e pulizia, qualità dei prodotti somministrati.

I locali che hanno aderito al patto sono pronti ad abbassare le serrande alle 2.30 nei giorni feriali e, al massimo, alle 3.30 nei weekend. In più ogni titolare dovrà dotarsi almeno di un vigilante, riconoscibile attraverso una pettorina, che lavori in coordinamento con gli altri colleghi sulla piazza. L´addetto alla sicurezza dovrà tenere sotto controllo la movida, dagli eccessi dei clienti agli schiamazzi che tormentano i residenti. In più, se vedrà un cliente non parcheggiare in maniera ortodossa, dovrà invitarlo a spostare l´auto. «Ma guai a pensare che ci vogliamo sostituire alla polizia o ai vigili, non è il nostro compito», spiegano i proprietari degli esercizi.

I locali si impegnano a garantire servizi igienici efficienti e funzionanti, oltre a riconfermare il pool notturno di pulizia che proseguirà però l´attività per tutta la notte sotto i portici. «Spesso, anche dopo la chiusura dei bar e la prima pulizia – sottolineano i titolari – i marciapiedi sotto le arcate si sporcano. La piazza continua ad essere frequentata e c´è il problema dei venditori abusivi. Così al mattino non ci saranno problemi e i dehors, nel periodo estivo, saranno tenuti sotto controllo».

Il capitolo qualità dei prodotti è il più spinoso. Alcuni titolari avevano pensato di inserire nel codice di comportamento il prezzo minimo per le bevande alcoliche. Specie nelle vie che tagliano la piazza ci sono locali che propongono prezzi da discount. Insomma il “chupito” a due euro attira molti clienti, forse troppi, invogliati ad alzare il gomito più del dovuto. Fissando un prezzo più alto si farebbe una selezione maggiore della clientela. La questione è ancora allo studio, al momento si fa riferimento alle vendita di prodotti di buona qualità.

Il decalogo, che è stato messo a punto in collaborazione con il Comune e ha la benedizione dell´assessore al Commercio, Alessandro Altamura, debutterà fra poche settimane. «È un esperimento importante – spiega l´assessore – che si potrebbe ampliare e replicare in altre zone della città dove si concentra la vita notturna, ad iniziare dal Quadrilatero». Via libera con la nuova stagione, in linea con il restyling della piazza, iniziato ieri. Gli operai hanno installato, quasi come un test, i primi dissuasori fissi. Quelli che dovrebbero mettere fine al parcheggio selvaggio sulle esedre.

Piazza Vittorio, patto della movidaultima modifica: 2010-03-14T11:00:00+01:00da sagittario290