CGIL contraria alle ronde cittadine

Sindacato

Francavill F.na, 31/10/2009

CGIL contraria alle ronde cittadine

cgil.jpgCi sorprende che anche nella civile e cattolica Francavilla, ove si è consolidata la cultura dell’accoglienza e della solidarietà, qualche esponente politico probabilmente nuovo adepto della cultura del “farsi giustizia da sé”, a fronte della preoccupante recrudescenza della criminalità, intenderebbe istituire le cosiddette “ronde dei cittadini” (di ispirazione leghista), con lo scopo evidente di fare concorrenza alle forze dell’ordine presenti nella nostra Città (Vigili Urbani, Guardie di Finanza, Carabinieri), alla vigilanza privata ed ai volontari della protezione civile.

E’ senza dubbio paradossale, infatti, che i promotori di questa estemporanea iniziativa, propongano con scopo propagandistico, come misura di emergenza, una trovata che nel nord-est d’Italia (nella “padania” di Bossi), si è rivelata non solo costosa – perché finanziata dal Governo – ma anche pericolosa a seguito anche degli scontri fra “ronde” di opposta appartenenza politica e di abusi da parte della “ronda leghista” nei confronti degli extracomunitari: proprio nella cosiddetta “padania”, le “ronde” sono fallite sul nascere.

Gli intraprendenti personaggi, invece, potrebbero porre mano politicamente ai guasti che si sono prodotti all’interno del tessuto sociale della nostra Città, per i quali, purtroppo, non si percepiscono le pur minime forme di allarmismo o prese di posizione.

Vige infatti, in questa Città, molta illegalità, forme di abusivismo edilizio diffuso, la pratica non ancora debellata dell’usura e ingenti danni rivenienti dai frequenti furti effettuati soprattutto nelle campagne, nelle ville e, in minor misura, nelle abitazioni del centro urbano. Viviamo in un Paese in cui, in pochi mesi, vengono assassinati un pastore ed un imprenditore, senza venire a capo degli autori di questi efferati omicidi. Un Paese, il nostro, in cui l’arroganza del potere supera i limiti della decenza. E’ il luogo ove alberga il lavoro nero, perfino nell’ambito dei servizi appaltati e dove i lavoratori socialmente utili, utilizzati da un decennio in compiti di Istituto, nonostante abbiano procurato al Comune un indebito arricchimento, non vengono ancora stabilizzati, come è avvenuto nella maggior parte dei Comuni d’Italia.

A parere della CGIL questa trovata stravagante di dotare il nostro Comune di “ronde di cittadini” contrasta con i principi della Carta Costituzionale che escludono forme di privatizzazione dei servizi garanti dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini. Non si faccia finta, da parte dei sostenitori delle “ronde”, di ignorare in quali condizioni sono costrette ad operare le forze dell’ordine ed i rischi che le stesse corrono giornalmente ed in prima persona per contrastare tutte le mafie e la criminalità organizzata. Le criticità esistenti nell’ambito del settore della sicurezza sono attribuibili esclusivamente al Governo centrale che, ricattato dalla Lega Nord, ha tentato di far fronte alla recrudescenza della criminalità e del fenomeno della clandestinità ricorrendo inizialmente all’esercito e successivamente alle “ronde dei cittadini”.

Non si può sottacere, infatti, che i 40 mila agenti di polizia che hanno manifestato il 28 ottobre scorso, per far conoscere sufficientemente all’opinione pubblica non solo il disagio in cui si sono venuti a trovare gli operatori dell’intero comparto della sicurezza, ma sono stati privati delle risorse riguardanti l’incremento degli organici, gli armamenti, i giubbotti antiproiettile e i rinnovi contrattuali già scaduti.

La CGIL ed i suoi aderenti continueranno a sostenere le sacrosante e giuste rivendicazioni dei poliziotti, dei COCER dei carabinieri, della marina militare e dell’aeronautica, della polizia penitenziaria, del corpo forestale e dell’intero comparto della sicurezza che il 28 ottobre u.s. hanno protestato in 40mila per le vie di Roma.

Rimaniamo fermamente convinti, come CGIL, che solo le forze dell’ordine, in quanto rispondono direttamente alle Istituzioni democratiche, possono seriamente garantire la sicurezza dei cittadini, purché adeguatamente attrezzate e remunerate. Siamo contrari alla istituzione delle “ronde”, in quanto estranee alla nostra cultura solidaristica ed inadeguate a svolgere compiti che richiedono esperienza ed una particolare professionalità.

Auspichiamo, pertanto, che il Sindaco non destini risorse pubbliche per finanziare l’istituzione di dette “ronde”, ma le utilizzi sia per il potenziamento del corpo dei vigili urbani e sia per l’assunzione di figure professionali mancanti nell’ambito dei servizi sociali.

COMUNICATO STAMPA COORDINAMENTO CGIL di FRANCAVILLA F.Na – Francesco Solazzo

CGIL contraria alle ronde cittadineultima modifica: 2009-11-01T11:15:00+01:00da sagittario290