Ospedali poco sicuri: «Più controlli di polizia nei pronto soccorso»

SANITA’

22 settembre 2009

Ospedali poco sicuri: «Più controlli di polizia nei pronto soccorso»

Dopo il delitto di Prato l’incontro tra l’assessore regionale alla sanità Enrico Rossi, il questore Francesco Tagliente

1218026743221_Ospedale_di_prato.jpgSarà aumentata la sorveglianza nei pronto soccorso della Tosca­na. L’esigenza, manifestata dagli stessi operatori sanitari all’indo­mani del delitto di Prato (una rom che ha accoltellato un pensiona­to nella notte di mercoledì scorso al pronto soccorso) si è concre­tizzata in un incontro che ieri pomeriggio ha visto protagonisti l’assessore regionale alla sanità Enrico Rossi, il questore di Firenze Francesco Tagliente (oltre ai direttori generale e sanitario di Careg­gi Edoardo Majno e Mauro Marabini e a Luigi Marroni ed Eugenio Porfido dell’Asl 10 Firenze e dell’Asl 11 Empoli). Ma come si au­menterà questa sorveglianza? Le ipotesi in campo sono diverse.

PATTUGLIAMENTI E LINEA TELEFONICA VELOCE – Da un maggior pattugliamento da parte delle volanti della polizia, all’utilizzo di una linea telefonica veloce tra i pronto soccorso e la centrale, fino all’utilizzo di un maggior numero di agenti della vigi­lanza privata ad un allungamen­to del turno (oggi va dalle 8 al­le 20) di lavoro dei poliziotti fi­no a mezzanotte. Ipotesi attorno a cui lavore­ranno le Asl e le questure della Toscana, ma da cui dovrebbe uscire un risultato unico: rende­re i pronto soccorso sicuri. Dal­l’incontro di ieri è emersa co­munque una generalizzata soddisfazione dei vertici delle strutture sanitarie per l’attività svolta dalla polizia di Stato, poi sono state affrontate le opportunità di coordinare i soggetti coinvolti sul fron­te della sicurezza all’interno delle singole strutture. In particolare, per garantire un tempestivo intervento in caso di urgenza, come detto, la questura ha già attivato una linea telefonica dedicata che consentirà agli operatori del 113 di inviare subito una volante in base alla sola visualizzazione del numero di telefono di provenien­za sul display dei computer della centrale operativa. Inoltre, i diret­tori delle Asl hanno accolto con favore la proposta di Rossi di pre­disporre una maggiore sorveglianza degli accessi agli ospedali. In­fine, è stato deciso di costituire un gruppo di lavoro tra Asl, questu­ra e istituti di vigilanza privata per razionalizzare ed ottimizzare l’efficienza del sistema sicurezza nelle aree ospedaliere.

Alessio Gaggioli

Ospedali poco sicuri: «Più controlli di polizia nei pronto soccorso»ultima modifica: 2009-09-23T11:15:00+02:00da sagittario290