MOLISE
10/09/2009
ORMAI DA QUATTRO MESI NON RICEVONO LO STIPENDIO
Molise Security, lavoratori allo stremo
CAMPOBASSO Ieri è iniziato il presidio permanente dinanzi all’istituto di vigilanza
Molise Security, mentre l’ex proprietario dell’istituto di vigilanza, Enzo Miele, è in attesa (in carcere) di conoscere le prossime mosse del suo pool di avvocati, i dipendenti dell’istituto scendono nuovamente sul piede di guerra. stanchi di una situazione che ormai ha portato allo stremo ed ha logorato 41 lavoratori. E di conseguenza 41 famiglie. «Ormai da ben 4 mesi – fanno sapere i lavoratori – noi tutti siamo senza stipendi e ci sono molti nuclei monoreddito.
E pur avendo ricevuto delle rassicurazioni dalle Istituzioni sulla immediata fruibilità della Cigs, al momento, purtroppo, non abbiamo ancora visto niente. Ci risulta che l’Istituto di Vigilanza «Tarricone» – continuano i lavoratori – abbia chiesto l’estensione del Titolo di Polizia per poter svolgere in Molise i servizi di vigilanza ma «il Titolo» è fermo sulla scrivania del Prefetto di Bari, Carlo Schilardi, il quale ancoa non lo firma e francamente non se ne capisce il motivo. Tale lentezza ritarda una eventuale ripresa dell’attività ed aumenta l’agonia delle Guardie Giurate che sono ormai allo stremo». Per questo, i lavoratori da ieri, sono in presidio permanente dinanzi alla sede dell’Istituto, per sensibilizzare chi di dovere e affinchè la questione possa essere quindi risolta nel più breve tempo possibile. «Stiamo cercando – ha detto Edmondo Manganello, dipendente dell’azienda – di sensibilizzare le istituzioni per far valere i nostri diritti. Vogliamo semplicemente che sia rispettata la nostra dignità e tornare a lavorare in assoluta serenità.
C’è stato un barlume di speranza nei mesi scorsi poi, qualcosa che probabilmente a noi è sconosciuto, ha ritardato nuovamente l’inizio dell’attività lavorativa». Questa mattina, per la cronaca, una delegazione di dipendenti del’istituto sarà riceuta dal presidente Michele Picciano. A lui illustreranno tutti i disagi con i quali convivono da ormai quattro mesi per una situazione che è arrivata ormai al collasso. I lavoratori hanno anche preparato un documento che è stato consegnato al presidente della Regione Michele Iorio, al presidente della Provincia, Nicola D’Ascanio, al sindaco di Campobasso Gino Di Bartolomeo, al questore Giuseppe Messa ed all’Arcivescovo Monsignor Giancarlo Bregantini. «Speriamo che la situazione possa risolversi in breve tempo – hanno aggunto i lavoratori – altrimenti non escludiamo ulteriori ed eclatanti azioni di lotta».
Cosimo Santimone