LAZIO: AMMORTIZZATORI SOCIALI PER 300 GUARDIE GIURATE

ENTI LOCALI

24/09/2009 – 14.58

LAZIO: AMMORTIZZATORI SOCIALI PER 300 GUARDIE GIURATE

1519148256.jpg(IRIS) – ROMA, 24 SET – “La Regione Lazio mette a disposizione ammortizzatori sociali per le 300 guardie giurate dell’Istituto Vigilanza Urbe, in attesa di una soluzione a una vicenda che appare sempre più ingarbugliata e che si trascina da troppi anni. Oggi stesso scriverò al Prefetto, perché individui il soggetto che inoltri alla Regione la richiesta per la cassa in deroga. E’ un passaggio necessario, visto che questi lavoratori non sono stati licenziati dall’Associazione nazionale combattenti e reduci, commissariata, della quale sono dipendenti.” Così il presidente della Commissione Lavoro e politiche sociali,  Peppe Mariani (Lista civica per il Lazio), a conclusione dell’audizione che si è svolta oggi alla Pisana con una folta rappresentanza sindacale delle guardie giurate dell’Istituto vigilanza Urbe che si sono opposte alla privatizzazione del loro rapporto di lavoro. Ai lavoratori dell’Ancr-Ivu, che dovrebbero godere delle stesse prerogative dei dipendenti pubblici, è stata proposta l’assunzione ex novo in una società privata, con il conseguente abbassamento del livello retributivo (circa 200 euro in media). Una parte di loro ha accettato. Trecento guardie giurate, invece, si sono opposte, dando vita a una serie di azioni di protesta, culminate a Ferragosto con un sit-in sul Colosseo. Nel corso dell’audizione, l’assessore al lavoro, Alessandra Tibaldi, ha prospettato la cassa integrazione per l’ultimo trimestre di quest’anno e per tutto il 2010, al fine di guadagnare tempo per affrontare la questione dello status di questi lavoratori. “Quello che oggi realisticamente si può fare – ha detto la Tibaldi – è l’attivazione degli ammortizzatori sociali in deroga, ma ci vuole un datore di lavoro che richieda l’apertura della procedura”. “Questi lavoratori si trovano nel limbo” – ha spiegato  durante la riunione Marco Lucarelli (Libero comitato Rdb) – Infatti, non sono disoccupati né inoccupati ma non percepiscono alcuno stipendio. Dal 15 agosto, 300 famiglie sono in piazza per protestare. Se non si interviene subito, e con i tempi dei vari tavoli interistituzionali, a Piazza San Marco ci troveremo gli scheletri. Non si tratta di un capriccio – ha proseguito Lucarelli – Tutto il personale dell’Associazione, di cui l’Istituto vigilanza urbe è parte integrante, gode della stabilità d’impiego. In tempi di crisi, in cui le aziende per prima cosa tagliano i costi per la sicurezza, questo aspetto non è di poco conto. Inoltre, ci sono lavoratori che hanno anche trentacinque anni di servizio ai quali si chiede di ricominciare da zero con una società privata”. “Oggi iniziamo un percorso diverso – ha detto Mariani, al termine dell’audizione – Troppa acqua è passata sotto i ponti, molte promesse sono state fatte a questi lavoratori da altri soggetti istituzionali. La Regione è pronta a intervenire subito. Chiediamo alle altre istituzioni e alle forze politiche di comportarsi con la stessa serietà. Chiediamo sicurezza, poi mandiamo a casa i professionisti della sicurezza. Ma che paese è questo?”. Presenti, oltre al presidente della commissione Mariani, gli assessori Vincenzo Maruccio, Lugi Nieri e Alessandra Tibaldi, i consiglieri Claudio Bucci (Idv), Giovanni Carapella (Pd), Aldo Forte (Udc) e Luisa Laurelli (Pd).

Faber

LAZIO: AMMORTIZZATORI SOCIALI PER 300 GUARDIE GIURATEultima modifica: 2009-09-25T12:00:00+02:00da sagittario290