Furto, tre vigilantes a processo


RAVENNA

2009-05-16

Alla prima udienza colpo di scena della difesa: un dvd scagiona gli imputati

Furto, tre vigilantes a processo

QUANDO NEL caveau della ‘Battistolli’, a Cesena, la sera del 31 marzo 2006 venne aperta la grande busta che gli addetti al furgone blindato avevano preso in consegna alle 16.30 all’age…

212427-7742.jpgQUANDO NEL caveau della ‘Battistolli’, a Cesena, la sera del 31 marzo 2006 venne aperta la grande busta che gli addetti al furgone blindato avevano preso in consegna alle 16.30 all’agenzia di Porto Corsini della Banca Popolare di Ravenna, fu subito evidente che qualcuno si era appropriato di parte del contenuto, 10.500 euro. Dentro al grande bustone, infatti, c’era una sola busta più piccola, con 7.500 euro. Mancava l’altra con i 10.500. La banca fece verifiche ovunque, anche laddove finisce la carta straccia dell’agenzia: nessuna traccia e così l’11 maggio la direzione presentò querela alla Squadra Mobile. Il 13 gli inquirenti si presentarono alla ‘Battistolli’ e sequestrarono le due buste e i dvd con le videoriprese delle operazioni di apertura delle buste che, a tutela della stessa ditta specializzata nel trasporto dei valori, sono necessariamente videoregistrate. Il dvd fu visionato dalla Squadra Mobile e il suo contenuto trasferito in un verbale che diventò punto di partenza dell’indagine i cui risultati hanno indotto il pm Roberto Ceroni a chiedere la citazione a processo per furto dei tre dipendenti della ‘Battistolli’ che quel pomeriggio del 31 marzo di tre anni fa effettuarono il prelievo a Porto Corsini.

Il processo si è aperto ieri davanti al giudice Monica Galassi e subito c’è stato un colpo di scena ad opera dell’avvocato Giovanni Scudellari che unitamente all’avvocato Silvia Fantin difende i tre imputati. Scudellari, infatti, è stato l’unico assieme all’investigatore della Mobile che svolse le indagini e che ieri è stato esaminato in aula, ad aver visionato l’intero dvd. E nel filmato — evidenziano le foto estrapolate dal filmato e consegnate dall’avvocato Scudellari al giudice — si vede chiaramente che due, e non uno, sono i dipendenti della Battistolli che il 31 marzo 2006 sottoposero a ispezione la busta e che la busta appare, nelle primissime riprese, perfettamente integra. E’ proprio questo stato di integrità del lato di chiusura della busta che gioca a favore della difesa: l’accusa nei confronti dei tre ‘vigilantes’ si fonda infatti tutta sulla circostanza per cui la linguetta di chiusura della busta appariva, alla verifica presso la sede della ‘Battistolli’, tutta stropicciata e con le scritte di allarme ‘stop’ (che segnala appunto l’apertura fraudolenta della busta) come se fosse stata manomessa pochissimi minuti dopo l’imbustamento del denaro. Aveva testimoniato poco prima il commissario della Mobile: «Risultò evidente, dallo stato della linguetta di chiusura, che qualcuno l’aveva manomessa nei due-tre minuti successivi all’imbustamento quando ancora è possibile riaprirla senza lacerazioni. Per questo l’azione è stata attribuita ai tre della ‘Battistolli’».

Nel dvd invece si notano due diversi dipendenti dell’agenzia di security in due momenti distinti, che esaminano la busta. Dopo un ‘primo piano’ sulla chiusura, che appare perfetta, si nota una signora che stropiccia la busta per assicurarsi che sia integra e non presenti manonomissioni; successivamente si nota un’altra dipendente che si sorprende per lo stato della busta, la apre tagliandola su un lato secondo le procedure ed estrae il contenuto: un sola busta più piccola, invece di due. La prima ‘esaminatrice’ che non riscontrò alcuna manomissione dell’involucro non è però mai stata assunta a verbale.

L’indagine puntò subito — come si è detto — sui tre vigilantes anche perchè «quel pomeriggio giunsero alla banca in anticipo e ricevettero la busta in mano, quando invece la procedura corretta è che il prelievo da parte della ‘Battistolli’ deve avvenire dalla cassaforte esterna della banca e ad orario di chiusura dell’istituto» ha testimoniato il commissario della ‘Mobile’. Ma i fogli di viaggio della ‘Battistolli’ prodotti ieri dalla difesa evidenziano ben altro e cioè che i prelievi avvengono a ogni ora.
E’ anche emerso che in almeno altre tre occasioni erano venute a mancare somme prelevate dalla ‘Battistolli’ presso agenzie della Banca Popolare di Ravenna. In tutti e tre i casi le buste apparivano tagliate. Le relative indagini sono state archiviate perchè ignoti gli autori. Prossima udienza, a fine settembre.

Carlo Raggi

Furto, tre vigilantes a processoultima modifica: 2009-05-16T12:15:00+02:00da sagittario290