Spariti 350 mila euro dal caveau della Bpvi

Domenica 9 Novembre 2008

IL CASO. Dopo la denuncia dei vertici di via Battaglione Framarin sono scattati gli accertamenti dei carabinieri
Spariti 350 mila euro dal caveau della Bpvi
Una busta contenente i guadagni di alcuni negozi sarebbe stata consegnata dalle guardie giurate assieme a varie altre ma è scomparsa
Sono stati sentiti i dipendenti e i vigilanti ma finora le indagini non hanno portato a far luce 

Diego Neri

Un plico scomparso nel nulla, nessuna certezza e un’indagine difficile. Sono la cornice del maxi furto messo a segno qualche tempo fa nella sede centrale della banca Popolare di Vicenza, dove è sparita nel nulla una busta che conteneva 350 mila euro.

In base ad una prima ricostruzione – i dettagli sono scarni, gli inquirenti sono quanto mai abbottonati – quella busta faceva parte di un gruppo di vari plichi che le guardie giurate avevano consegnato alla Popolare affinché conservasse le somme nel caveau.

È infatti consuetudine di alcuni istituti di vigilanza privata che operano in città o nell’hinterland di raccogliere le somme che costituiscono i guadagni di supermercati, centri commerciali o altre attività in alcuni sacchi, che vengono poi depositati in via Battaglione Framarin e messi al sicuro nel caveau.

Quel giorno, le guardie giurate avevano raccolto l’ingente somma e l’avevano portata alla sede centrale della Popolare. Di fatto, i vigilanti sono certi di averla consegnata, ma quella busta è sparita nel nulla poiché non è più stata trovata nel caveau.

Una volta informata, la direzione della Popolare ha avvisato i carabinieri i quali hanno subito avviato le indagini. In primo luogo, hanno cercato di ricostruire il meccanismo che porta il danaro direttamente nel caveau della banca, per comprendere dove potesse essersi inceppato. Non è la prima volta che accadono sparizioni di questo genere nel Vicentino (basti pensare alla scomparsa di un trolley di gioielli destinati alla fiera di Basilea), anche se non di questo valore. Anche in questo caso la banca e i vigilanti avrebbero agito secondo schemi prestabiliti e pertanto, ad oggi, il mistero resta tale.

Da quanto è emerso, i carabinieri della stazione hanno sentito sia le guardie giurate che si sono occupate del trasporto sia il loro collega – di un altro istituto – il quale opera di servizio all’ingresso e, infine, i dipendenti che si occupano del caveau. I soldi erano stati prelevati da un’attività commerciale e, dopo il consueto giro protetto per evitare di incappare nei banditi, erano stati consegnati come da prassi alla banca.

Si è appreso che, oltre alla busta, quel giorno non si è più riusciti a trovare nemmeno la documentazione relativa a quella consegna, ma in realtà questa seconda sparizione potrebbe essere motivata dal fatto che in quell’occasione le ricevute non erano state subito prodotte per un problema tecnico. Per questo, però, mancherebbero anche i riferimenti necessari per ricostruire il giro che hanno fatto tutti quei soldi e attraverso quali mani sono passate.

Dalle testimonianze, non sarebbe emerso nulla di utile alle indagini tanto che l’inchiesta pare, al momento, essere destinata all’archivio poiché non sono spuntati nè elementi nè sospetti concreti a carico di nessuno.

Ma che fine hanno fatto quei 350 mila euro?

Spariti 350 mila euro dal caveau della Bpviultima modifica: 2008-11-10T11:50:00+01:00da sagittario290

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