«Ipercoop, solo una guardia armata»

LEVANTE 

14 settembre 2008| Francesca Forleo

«Ipercoop, solo una guardia armata»

Sicurezza all’Ipercoop. Due anni fa, la tragica morte dell’addetta alla videosorveglianza Monica Di Mari, 38 anni, uccisa con un bisturi dall’infermiere quarantenne Mauro Balletto, sorpreso a rubare dei compact disc. Domenica scorsa, l’aggressione di una guardia giurata quarantenne da parte di un uomo fermato perché mangiava all’interno del supermercato merce non ancora pagata, il quale ha tentato di rubare la pistola al vigilante (entrambi, nella colluttazione che ne è seguita, sono rimasti feriti).

L’episodio ha riacceso la polemica sulle condizioni di sicurezza che operano nell’ipermercato del centro commerciale. «In realtà la guardia giurata è una sola – spiega Riccardo Malfatto, delegato di settore per la Filcam Cgil – e nessun altro addetto è formato per fronteggiare situazioni di emergenza. Non ci stanchiamo di chiedere ai vertici dell’Ipercoop e alla Questura, competente sul lavoro delle guardie giurate, di potenziare il servizio di vigilanza. Carasco passa per un posto tranquillo, ma non è così: l’omicidio di due anni fa dovrebbe essere sufficiente per dimostrarlo. Invece no, negli altri supermercati ci sono in media due guardie giurate armate. A Carasco continua a essercene soltanto una».

Forse per questo, domenica scorsa, la guardia giurata ha dovuto fronteggiare da sola, per circa un quarto d’ora, il quarantenne di Arquata Scrivia che lo ha aggredito dopo un controllo. O meglio, dopo il tentativo di controllo. «Per fortuna sono arrivati i carabinieri, ero esausto e con due costole rotte. Non ce la facevo più a trattenere la persona senza colpirla», racconta la guardia giurata, che chiede di restare anonima e non vuole entrare nel merito della polemica portata avanti dal sindacato.

«Non mi risulta che ci siano problemi del genere», dichiara il direttore dell’Ipercoop di Carasco, Bruno Di Gregorio, contattato telefonicamente dal Secolo XIX, mentre è ancora in ferie.

«Tuttavia non escludiamo di poter cambiare qualcosa – prosegue Di Gregorio – ancora non ho potuto valutare l’episodio di domenica scorsa. Appena conoscerò a fondo la vicenda, potrò dire se qualcosa va cambiato».

Venticinque interventi delle guardie giurate in un mese, sono la media registrata del supermercato. Diverse denunce per furto al mese da parte dei carabinieri della stazione di Carasco, sistematicamente chiamati a verbalizzare i taccheggiatori colti sul fatto dalla guardia giurata. «Sono numeri che devono fare riflettere – riprende e conclude Riccardo Malfatto – la polizia e la direzione del supermercato devono capire che è necessario portare almeno a due il numero delle guardie giurate all’interno dell’Ipercoop».

«Ipercoop, solo una guardia armata»ultima modifica: 2008-09-15T11:15:00+02:00da sagittario290