I malviventi sono entrati attraverso un buco scavato nel palazzo confinante

Edizione CIRC_NORD

25/09/2008 

I malviventi sono entrati attraverso un buco scavato nel palazzo confinante

FABIO RELINO Nola. Cinque persone armate di pistola, hanno fatto irruzione nella filiale della Banca popolare di Novara di piazza Marconi, uscendone 50 minuti dopo con 140mila euro di bottino. L’irruzione dei malviventi alle 13,30, da un foro praticato nel vano caldaie di un palazzo retrostante. Alle 13.30 la banca chiude al pubblico, la GUARDIA GIURATA va a pranzo e i dipendenti della banca sono in pausa. Erano in otto ancora in istituto, quando i cinque malviventi hanno fatto la loro comparsa negli uffici della filiale: il direttore, il suo vice, più altri dipendenti. Tutti immobilizzati e riuniti nella stanza del direttore. Un colpo studiato nel dettaglio. Alle 14 il caveau chiude, c’è il tempo di svuotarlo. Bottino, 80mila euro che, aggiunto agli sportelli e ai due bancomat, a fine giro raggiunge la cifra di 140mila euro. Armati di pistola, i criminali, tutti con un marcato accento napoletano, avevano i volti coperti da passamontagna e guanti di lattice alla mani. Le telecamere interne, hanno comunque ripreso tutto, così come quelle esterne che, sommate a quelle degli altri istituti di credito, nella sola piazza Marconi ce ne sono altri tre, potrebbero fornire qualche elemento utile ai poliziotti che indagano sul caso. «Chiuso per rapina» era così scritto su un foglio affisso all’esterno dell’isittuto di credito per giustificare ai clienti del turno pomeridiano «l’improvviso disservizio». Per ore i dipendenti sono stati ascoltati dalla polizia per cercare di raccogliere dettagli, inflessioni, cadenze, per provare a dare un volto e un nome a chi ha portato a termine la rapina. Al momento gli investigatori stanno visionando i filmati delle telecamere a circuito chiuso per cercare qualche indizio. Pochi i testimoni, praticamente nessuno oltre agli impiegati della banca. Sono stati ascoltati anche gli abitanti del palazzo da cui i rapinatori hanno fatto il loro ingresso in banca, ma si tratta per lo più di appartamenti utilizzati da studi privati, commercialisti e avvocati. Anche lì, né alle 13.30, né 50 minuti dopo, tanto è durata la rapina, non c’era nessuno che potesse vedere o dare l’allarme. Poca gente anche per le strade. Nonostante negli ultimi istanti di permanenza dei rapinatori sia stato fatto partire l’allarme, l’arrivo delle forze dell’ordine non ha permesso di bloccare sul posto i malviventi che si erano già dileguati. Sono stati istituiti immediatamente posti di blocco in tutta l’area, ma dei cinque nessuna traccia.

I malviventi sono entrati attraverso un buco scavato nel palazzo confinanteultima modifica: 2008-09-26T11:44:07+02:00da sagittario290