Telecamere e guardie, calano i colpi in banca

Giovedì 7 Agosto 2008

PREVENZIONE. I dati a un convegno dell’Abi

Telecamere e guardie, calano i colpi in banca

In tre mesi 606 attacchi: il 24% in meno del 2007

Rapine in banca, segnali postivi. Nel primo trimestre di quest’anno gli attacchi alle banche sono stati 606, in calo del 23,9 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una rilevante inversione di tendenza in atto in termini assoluti sia in proporzione al numero di sportelli presenti sul territorio nazionale. Lo rileva l’Abi in un recente convegno svoltosi nella capitale proprio incentrato sulla questione sicurezza.
Rispetto a dieci anni fa molto è cambiato. L’indice di rischio è sceso del 19,6 e il bottino di ogni rapina, che nel 2007 è stato di 19238 euro, è diminuito del 22. Inoltre la quota di rapine ai danni delle dipendenze bancarie (filiali) sul totale di quelle commesse è passata dal 7,8 per cento del 1998 al 5,9 del 2007. Determinante è stato il forte impegno delle forze dell’ordine che si sono rapportate con gli organi di sicurezza delle banche. Tutto ciò a tutela della vita umana degli operatori bancari. In Europa lo scenario è molto diverso. Gli attacchi sono molto più cruenti, nel 64 per cento dei casi vengono usate armi da fuoco, mentre in Italia solo il 16 ne ha fatto uso. Sono frequenti i casi di sequestro dei dipendenti o dei familiari. Molto rari nel nostro paese. Una buona notizia giunge dalle forze di polizia. Circa metà dei rapinatori delle banche italiane sono stati individuati. Per la precisione oltre il 45 per cento degli autori di rapine sono stati individuati grazie a indagini intelligenti, supportate da dalle informazioni ricavabili dai moderni sistemi di videosorveglianza e dall’analisi integrati dei dati raccolti.
Per prevenire e contrastare le azioni dei rapinatori, le banche hanno investito nel 2006 oltre 700 milioni di euro, pari circa a 20 euro per conto corrente acceso presso gli istituti. Il 48 per cento della spese, informa l’Abi, è stato destinato a soluzioni antirapina, il 29 per la protezione del trasporto valori, il 23 per le difese antifurto. Circa il 90 per cento delle agenzie bancarie dispone di ingressi regolati da bussole, l’85 ha predisposto sistemi di allarme, il 79 ha optato per soluzioni di ripresa e casseforti, il 72 ha installato sistemi per cassieri, il 49 ha scelto i metal detector. Ancora poco diffusi gli erogatori automatici di banconote (9 per cento) e i dispositivi biometrici (5).
Il problema sono i contanti. Nel nostro paese infatti circola il 19 per cento delle banconote dell’eurosistema (2.255 milioni di pezzi, pari a circa 128 miliardi di euro) e il 18 delle monete, per complessivi 3,4 miliardi di euro. Quali sono le ragioni di questa «passione» per le banconote? E’ innanzitutto una questione di carattere culturale, ma anche una insufficiente diffusione dei Pos presso i piccoli esercenti e dettaglianti. In particolare al sud. E le stime, fino al 2o1o, non delineano forti cambiamenti di tendenza. Tra i paesi dell’Euro siamo i più lenti all’incremento dell’uso delle carte bancomat o di credito.S.BAZ.

Telecamere e guardie, calano i colpi in bancaultima modifica: 2008-08-08T11:47:00+02:00da sagittario290