L’EMERGENZA CRIMINALITÀ

Edizione BENEVENTO

20/06/2008

L’EMERGENZA CRIMINALITÀ

In ostaggio la titolare i malviventi hanno bloccato la porta blindata dall’interno il colpo era visibile in diretta

0e69b1b4fb42541903116f317c566b76.jpgMARISA LA PENNA Rapinatori in vetrina al Borgo Orefici. È accaduto ieri mattina quando tre componenti della banda delle fogne, giunti nel caveau della gioielleria Giannotti, hanno razziato il negozio di preziosi sotto gli occhi delle GUARDIE GIURATE, dei passanti, degli altri commercianti della zona. I vigilantes hanno provato a sfondare i vetri antiproiettile, ma non sono riusciti ad aprire un varco abbastanza grande per poter entrare nel negozio. Solo quando i rapinatori hanno abbandonato il locale scappando per le fogne – dopo un’azione protrattasi oltre un quarto d’ora – e la titolare non era più costretta a restare immobile sotto la minaccia di una pistola, la porta blindata della gioielleria è stata finalmente aperta. Ma dentro non era rimasto neppure un oggettino d’oro. Un colpo clamoroso quello portato a segno ieri mattina, poco dopo le 10, nella gioielleria Giannotti ( un’antica tradizione di orafi che sono sulla piazza napoletana da oltre mezzo secolo) di vico Strettola agli Orefici. Tre i rapinatori – vestiti di nero come Diabolik, il volto coperto da un passamontagna, sulla fronte una lampada da speleologo e tra le mani una pistola – penetrati nel caveau del negozio prima che vi giungesse la titolare, Loredana Giannotti, di 43 anni. I malviventi dovevano conoscere bene le abitudini della commerciante di gioielli. Perché quando la donna è scesa l’hanno ridotta subito all’impotenza puntandole alla testa l’arma e ordinandole di farli salire nel negozio attraverso una scala chiusa da una porta blindata. Poi, sempre sotto la minaccia della pistola la donna ha assistito al saccheggio del suo negozio. Centinaia di migliaia di euro in gioielli – forse addirittura milioni, l’inventario del danno non è stato ancora realizzato – venivano infilati in sacchi di plastica e accantonati in un angolo del negozio per essere portati via. Quando vigilantes e rappresentanti delle forze dell’ordine sono finalmente riusciti a entrare, dei banditi non c’era più traccia. Roberto De Laurentiis, presidente del consorzio «Antico Borgo Orefice nel pomeriggio commenta: «L’area del Borgo è sicura, la vigilanza è sempre allertata e i malviventi stanno alla larga dalla zona. Purtroppo dalle fogne non ci aspettavamo un blitz di questo tipo. Sta di fatto che la vigilanza è intervenuta con tempestività, ma purtroppo i banditi avevano bloccato le porte blindate dall’interno, contro le quali nessun badile poteva farci nulla. Chiediamo, che vengano effettuate verifiche periodiche da parte del Comune e delle forze dell’ordine sulla rete fognaria, unico punto debole sulla sicurezza al Borgo».

L’EMERGENZA CRIMINALITÀultima modifica: 2008-06-21T11:58:05+02:00da sagittario290