SIENA
BLITZ
Rapine e furti in Toscana
Tredici arresti in 6 diverse province
Sono stati arrestati in 13 dai carabinieri di Grosseto con l’accusa di essere ritenuti componenti di una banda dedita a furti e rapine: un colpo ai danni di un portavalori nel 2006 e altre rapine e furti in Maremma. Numerose perquisizioni sono state svolte in sei diverse province
Siena, 29 maggio 2008 – Sono stati arrestati 13 sardi dai carabinieri con l’accusa di aver messo a segno un colpo ai danni di un portavalori nel 2006, e di altre rapine e furti in Maremma. Numerose sono state anche le perquisizioni svolte nelle province di Grosseto, Siena, Sassari, Nuoro, Viterbo e Oristano.
Gli interrogatori delle tredici persone arrestate dai carabinieri nel blitz e accusate, a vario titolo, di rapine, furti, ricettazione, detenzione di armi, saranno interrogate domani.
per il momento, sono state arrestate e divise tra i carceri di Grosseto (3), Siena (1), Sassari (4), Nuoro (2), Viterbo (2) e Oristano (1) e si tratta di Pietro Contena (53 anni, di Perfugas), Luca Goddi (32 anni, di Tempio Pausania), Francesco Monni (38 anni, di Olbia), Michelangelo Moni (50 anni, di Oristano), Mauro Monni (77 anni, di Oristano), Mario Serra (29 anni, di Orune), Salvatore Bardeglinu (55 anni, di Torpe’ Posada), Pietro Marras (51 anni, di Tuscania), Gianfranco Moni (48 anni, di Scansano), Giuseppe Grandi (35 anni, di Buonconvento), Giovanni Meloni (41 anni, di Tuscania) e Francesco Contena (34 anni, di Tergus).
Le indagini sono state condotte dal nucleo investigativo del Comando provinciale di Grosseto dei carabinieri e sono andate avanti con appostamenti, pedinamenti, controlli, intercettazioni telefoniche e ambientali. A Pietro Contena e Salvatore Bardeglinu viene attribuita la rapina al furgone portavalori messa a segno nel territorio comunale di Manciano (Grosseto) il 3 novembre 2006, colpo che fruttò 335 mila euro. Secondo i carabinieri, però, quel commando era composto da almeno cinque persone, per cui le indagini proseguono per cercare di dare un nome anche agli altri banditi. Quell’assalto, fra l’altro, presenta molte analogie con la tragica rapina a Massa Marittima (Grosseto) del 7 gennaio scorso al furgone portavalori dove perse la vita una guardia giurata raggiunta da un colpo esploso dai banditi. Gli accertamenti proseguono anche per verificare se i due colpi possano essere stati messi a segno dallo stesso commando.