PORTO RECANATI
Al lavoro la ‘banda della cassaforte’
Visite alla Calt Legnami e alla Nuova Fimat. Si tratterebbe di una banda che ha preso di mira diverse fabbriche della riviera tra Camerano, Porto Recanati e Potenza Picena. Si ipotizza che siano professionisti ben organizzati
Porto Recanati 13 febbraio 2008 – Pare abbiano già un nome di battaglia: la ‘banda della cassaforte’. E una scia di colpi assestati nelle ultime settimane alle fabbriche della riviera, tra Camerano, Porto Recanati e Potenza Picena. Professionisti, forse. Sicuramente ben organizzati.
Al primo piano della Calt Legnami, sulla piana di Scossicci, hanno lasciato i ferri del mestiere: un piccone da muratore e un mazzolo da cinque chili. Il lavoretto, a botta sicura, dovevano ancora iniziarlo: smurare la cassaforte al secondo piano degli uffici dello stabilimento. Che però non hanno trovato in tempo.
Alle 2.30 della notte di Carnevale le sirene dei vigilantes della Sicur Global, in zona per un’ispezione di routine, si sono piantate davanti ai cancelli della fabbrica, incerottati con corde di canapa e fasce di plastica e sbarrati con travi di legno. Dentro i ladri, fuori (forzatamente) la sorveglianza. Allarme.
Da Osimo corrono i carabinieri del Radiomobile. Dalla Calt forse quattro o cinque figuri schizzano sulla statale, verso una Bmw che è già stata segnalata. Altri due a bordo. Dagli uffici della fabbrica, rivoltati da cima a fondo, non manca nulla. Danni alla porta (sfondata) e alle vetrate. Meno di una settimana di silenzio.
Poi, poco dopo la mezzanotte dell’altroieri, è stata presa d’assalto la Nuova Fimat, produzione di macchine agricole sulla ‘Regina’, territorio di Potenza Picena. In loco, ancora, un vigilantes della Sicur Global. Il cancello della fabbrica è manomesso e la porta forzata, ma dentro non c’è già più nessuno. Battuti sul tempo, forse. Probabilmente pronti a trafugare qualche automezzo. Gli inquirenti sospetterebbero la stessa mano. Si insegue un nome: la ‘banda della cassaforte’…