Rapina al portavalori, un morto

Edizione NAZIONALE

08/01/2008

Rapina al portavalori, un morto

ELENA ROMANAZZI Roma. Un agente della Securpol è stato ucciso nel corso di una rapina ad un portavalori a Massa Marittima in provincia di Grosseto. La GUARDIA GIURATA, Raffaele Baldanzi, 42 anni, una moglie e un figlio piccolo, non ha avuto il tempo neanche di difendersi. E un collega che si trovava al suo fianco, Fabrizio Masini, 44 anni, non ha potuto aiutarlo. In tre, si tratterebbe di italiani, hanno preso d’assalto il furgone. Il piano è stato preparato nel dettaglio. Prima hanno seguito il blindato, poi quando il portavalori ha imboccato una strada secondaria circondata dalla campagna, sono entrati in azione utilizzando armi pesanti. I rapinatori con una jeep hanno urtato con violenza il furgone. Masini, che era alla guida, nell’impatto ha sbattuto la testa. Baldanzi è sceso dal furgone ma è stato colpito a morte da una scarica di un kalashnikov. I malvimenti per aprire lo sportellone del portavalori hanno utilizzato una carica esplosiva. Una parte del denaro è andato in fumo, un’altra parte (non si conosce ancora l’entità del bottino) sono riusciti a portarla via, poi dopo pochi chilometri hanno lasciato la jeep, le hanno dato fuoco e sono fuggiti a bordo di un’altra vettura sulla quale ad attenderli c’erano due complici. La ricostruzione di quanto accaduto è stata fornita ai militari di Grosseto, guidati dal colonnello Luigi Cortellessa, dalla GUARDIA GIURATA rimasta ferita nell’incidente. Masini, che ha riportato lievi ferite giudicate guaribili in quindici giorni, avrebbe fornito una parziale descrizione della corporatura dei rapinatori (avevano tutti il volto coperto), li avrebbe sentiti parlare con un accento sardo, ma non viene esclusa l’ipotesi la prensenza nel commando di due stranieri, ed avrebbe dato indicazioni anche sull’auto di appoggio dove si trovano i complici dei malviventi. Il portavalori, dopo aver ritirato denaro da diversi centri commerciali e da alcune banche di Massa Marittima, stava rientrando a Grosseto. Baldanzi aveva già subito una rapina due anni fa, in quell’occasione il furgone venne bloccato da un camion e poi tamponato da una jeep, ma i quattro rapinatori si limitarono solo a prendere il bottino (200mila euro) senza sparare neanche un colpo. L’uccisione della GUARDIA GIURATA ha riacceso i riflettori sui rischi che corrono le guardie giurate nello svolgere il proprio lavoro. I sindacati sono scesi in campo. È «l’ennesimo episodio di una lunga serie», ha denunciato la Filcams Cgil che ha chiesto un incontro urgente al ministero dell’Interno per «attivare un tavolo nel quale venga affrontato una volta per tutte il tema della sicurezza delle guardie giurate». Sulla stessa linea l’Ugl: «Quanto è accaduto – ha sottolineato il segretario del sindacato, Salvatore Licciardi – impone al ministero di emanare una volta per tutte delle disposizioni chiare in materia, incrementando le misure di sicurezza per il trasporto valori».

Rapina al portavalori, un mortoultima modifica: 2008-01-09T11:45:00+01:00da sagittario290