GUARDIA GIURATA UCCISA IN UN ASSALTO AD UN PORTAVALORI. POLEMICHE DEI SINDACATI SULLA SICUREZZA

GUARDIA GIURATA UCCISA IN UN ASSALTO AD UN PORTAVALORI. POLEMICHE DEI SINDACATI SULLA SICUREZZA

martedì, 08 gennaio 2008 11:30

6456ec08bf466b5a457e0184dcf56327.jpgContinua senza sosta la caccia ai banditi che ieri sera hanno assaltato un portavalori della Securpol a Massa Marittima, in provincia di Grosseto, e hanno ucciso una guardia giurata. Da quanto si è appreso, il furgone stava percorrendo una strada secondaria in una zona isolata di campagna, in località Schiantapetto, quando è stato speronato da una jeep. I banditi, almeno cinque tra stranieri e italiani con accento sardo, hanno aperto subito il fuoco con armi pesanti e kalashnikov colpendo a morte Raffaele Baldanzi, 42 anni sposato con un figlio, e ferendo il suo collega. Per gli inquirenti si è trattato di un’azione quasi di stampo militare. Il fuoristrada usato per la rapina è stato rinvenuto in fiamme poco lontano. Ancora non è chiara l’entità del bottino perchè parte delle banconote sarebbero bruciate quando i banditi hanno usato dell’esplosivo per aprire il furgone. I sindacati di categoria hanno chiesto al ministero dell’Interno di emanare delle disposizioni chiare per incrementare le misure di sicurezza per il trasporto valori ed hanno lamentato la mancanza di adeguati strumenti di protezione per le guardie giurate.

SAVIP

Con un’attenta analisi, che è il miglior modo per rendere omaggio alla memoria del collega oggi ucciso dai banditi in provincia di Grosseto, si potrebbe facilmente individuare l’eccessivo e compiacente lassismo delle circolari del Ministero dell’Interno, una delle cause dei ‘gravi incidenti’ che toccano alle guardie giurate“. Lo ha dichiarato in una nota Vincenzo Del Vicario, segretario nazionale del Savip, il Sindacato Autonomo Vigilanza Privata.

Le 37 vittime negli ultimi dieci anni dovrebbero indurre a prudenza mentre invece, per compiacere le strategie di contenimento dei costi e del personale, il Ministero dell’Interno ha consentito che i furgoni portavalori potessero viaggiare in assoluta deficienza di personale e dotazioni di sicurezza. Oltre alle responsabilità penali dei rapinatori v’è quella politica ed assai grave del Governo che, senza rendersi conto del ‘Far West’ nel quale sono effettuati i trasporti di valori, non solo ha emesso in questa materia direttive sempre più permissive, per favorire gli interessi degli imprenditori a scapito della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini, ma, lasciando del tutto sguarniti gli Uffici centrali e territoriali di controllo della Polizia amministrativa, ha creato scientemente le condizioni nelle quali, in un contesto di concorrenza selvaggia, i datori di lavoro omettono di rispettare anche quelle ‘prescrizioni minime’ di sicurezza, dando un vantaggio incolmabile ai malviventi“.

C’è da chiedersi per quale motivo risulti che a bordo vi fossero solo due uomini invece di tre. Ci chiediamo poi se il furgone fosse dotato di tutti quegli strumenti di protezione del carico e delle persone (teleallarme, macchiatura delle banconote, ecc.) che avrebbe dovuto possedere. Quante ore ancora le Guardie giurate avrebbero dovuto prestare servizio e qual’era l’esatta entità dei valori trasportati? In ogni caso invitiamo il ministro Amato a riconsiderare profondamente i rischi connessi al nostro lavoro e la specialità del servizio portavalori, adottando prescrizioni che garantiscano effettivamente la sicurezza dei lavoratori, delle forze dell’ordine e quella di tutti i cittadini“.

FILCAMS-CGIL

La Filcams-Cgildenuncia con indignazione l’episodio come l’ennesimo di una lunga serie e chiede un incontro urgente al ministero dell’Interno perché si attivi un tavolo per affrontare una volta per tutte il tema della sicurezza delle guardie giurate“.

Da tempo le organizzazioni sindacali denunciano la grave situazione di insicurezza in cui gli operatori di questo delicato settore sono costretti a lavorare e le loro gravi condizioni di lavoro. I regolamenti delle questure, che stabiliscono le modalità di esecuzione dei Servizi, sono spesso disattesi e obsoleti, così come la legislazione che regola il settore“.

Da anni si attende una riforma che dia maggiore sicurezza alle Guardie Giurate. Assolutamente insufficienti sono i controlli degli ispettorati del lavoro rispetto alle condizioni lavorative. Gli operatori sono spesso costretti a svolgere un eccessivo numero di ore straordinarie e turni massacranti. Da ciò la richiesta al Viminale di attivarsi per dare ‘risposte concrete’ ed al Ministero del Lavoro perché utilizzi tutti gli strumenti a sua disposizione per verificare le reali condizioni di lavoro degli operatori“.

UGL

Ancora una vittima innocente. Il problema sicurezza per le guardie giurate non può più essere ignorato dalle istituzioni“. E’ quanto dichiara in una nota il segretario nazionale dell’Ugl Sicurezza Civile, Salvatore Licciardi, in merito all’assalto al furgone portavalori avvenuto in provincia di Grosseto in cui è stato ucciso un agente.

Quella di oggi è l’ennesima barbara esecuzione nei confronti di chi svolge il proprio lavoro, salvaguardando l’incolumità di tanti cittadini, per meno di mille euro al mese. Troppe volte rimaniamo impotenti davanti a queste tragedie. E’ arrivata l’ora di agire. Il ministero dell’Interno deve emanare, una volta per tutte, delle disposizioni chiare in materia, incrementando le misure di sicurezza per il trasporto valori“.

Nel frattempo i sindacati chiedono di avere le informazioni necessarie per capire se il furgone rispondeva alle caratteristiche previste dalle circolari vigenti, e se per l’importo trasportato non avesse dovuto esserci la macchina di scorta“.

GUARDIA GIURATA UCCISA IN UN ASSALTO AD UN PORTAVALORI. POLEMICHE DEI SINDACATI SULLA SICUREZZAultima modifica: 2008-01-09T11:10:00+01:00da sagittario290