Fermato un ucraino, nel bagagliaio il corpo di una tedesca

2007-11-13 21:21

Fermato un ucraino, nel bagagliaio il corpo di una tedesca

(ANSA) – VENEZIA, 13 NOV – Un coltello, una borsetta con i documenti, sembra anche una macchina fotografica. Sopra, con tracce di sangue sulle coperte che l’avvolgevano, il cadavere di una donna tedesca di 44 anni, pestata e accoltellata: forse una turista. Era nel bagagliaio di un’automobile guidata da un sedicente ucraino di circa 30 anni, che oggi ha oltrepassato i cancelli del Petrolchimico di Porto Marghera provocando un allarme generale. Le guardie giurate che vigilano su quella parte della zona industriale hanno inseguito l’auto, una Volkswagen Polo. L’automobilista, che in un primo momento è apparso ubriaco, ha tentato di fuggire a piedi. Lo hanno bloccato gli agenti della volante della questura di Venezia accorsa immediatamente sul posto. Sono stati loro ad aprire il vano portabagagli, hanno allertato la squadra mobile, è accorsa la scientifica. Al vaglio tutto: le tracce di sangue, la presunta arma del delitto, i documenti e gli oggetti ritrovati nella borsetta che dovrebbe appartenere alla donna. Il nome della vittima, almeno quello desunto dai documenti, circola ufficiosamente, ma non è stato confermato dagli investigatori, perché i familiari devono ancora essere avvertiti. Il cognome sembra olandese, la città di provenienza é Heilbronn, in Germania. Anche l’automobile sarebbe stata noleggiata in una città della Germania. Gli organismi di collaborazione investigativa internazionale stanno verificando ogni cosa, comprese le generalità che ha fornito l’ucraino, il quale afferma di essere residente in patria: sono, in parte, difformi dal documento di identità trovato in suo possesso. In stato di fermo, lucido durante l’interrogatorio, l’uomo si é avvalso della facolta di non rispondere davanti al pm di turno Giorgio Gava, che lo ha interrogato. Risponderà a qualche interrogativo, forse, la macchina fotografica che potrebbe raccontare di un viaggio interrotto o rivelare qualche istantanea delle ultime ore di vita della vittima. Forse aveva dato un passaggio all’assassino, forse lo aveva chiesto. Tra le ipotesi di un’indagine agli inizi, quella che, cercando di arrivare in riva alla laguna per sbarazzarsi del cadavere, l’ucraino abbia sbagliato strada, finendo al Petrolchimico, che dà sulla laguna di Venezia. Viceversa, avrebbe forse scaricato nella laguna di Venezia, dalle parti del Petrolchimico, il corpo di donna che portava con sé. Difficile, poi, identificare il cadavere, nel caso fosse stato ritrovato. Pressoché impossibile, sarebbe stato, risalire a chi l’ha uccisa.

Fermato un ucraino, nel bagagliaio il corpo di una tedescaultima modifica: 2007-11-14T11:47:00+01:00da sagittario290