Incendiata la palestra della G.T. Giordani
Il fuoco appiccato da ignoti che hanno prima infranto vetrata con grosse pietre. Una prima stima parla di danni per 50mila euro. Le foto della palestra danneggiata
Pubblicato il 29 ottobre 2007 alle 12:46
di Anna Maria Vitulano
Un incendio ha distrutto nella serata di domenica 28 ottobre la palestra della scuola secondaria di primo grado G. T. Giordani. Gli ignoti attentatori hanno agito nella più completa tranquillità, essendo la struttura, a differenza del plesso scolastico, priva di sistema di allarme. Si pensa che l’atto sia stato compiuto da ragazzi di età superiore a quella degli alunni dell’istituto, ma non sono escluse altre ipotesi.
Al momento quel che è certo è che, dopo aver facilmente scavalcato la recinzione della scuola, che su due lati nella parte posteriore confina con campi incolti e disabitati, i piromani hanno infranto con alcune grosse pietre (sequestrate dalla polizia) raccolte nelle campagna circostante, il vetro antisfondamento di una delle due porte da cui si accede all’impianto sportivo.
Una volta all’interno, oltre a imbrattare i muri e il pavimento della zona spogliatoi con scritte inneggianti alla “libertà”, hanno cosparso liquido infiammabile e dato fuoco ai materassini della palestra.
C’è sgomento nella scuola. Il preside Antonio Solitro, che ha assunto la dirigenza proprio ad inizio dell’anno scolastico in corso, ha espresso amarezza per questo gesto di vandalismo e di inciviltà che avrà ricadute negative anche sulle attività didattiche per i ragazzi. Gli studenti che frequentano l’istituto G.T. Giordani sono circa 600.
La palestra rimarrà impraticabile fino alla sua ristrutturazione a spese dell’amministrazione comunale che dovrà reperire la somma necessaria per i lavori e il rimpristino dell’agibilità. “E’ questo un altro aspetto che deve far riflettere gli autori di questa bravata ma soprattutto i genitori e le loro famiglie a cui probabilmente sfugge –ha sottolineato Solitro- che i soldi che occorrono al Comune per rimettere in sesto i locali e le attrezzature, l’impianto elettrico e quello di climatizzazione andati completamente distrutti, devono tirarli fuori i contribuenti, i cittadini di Manfredonia, compresi i genitori degli ignoti attentatori”.
Una settimana fa, di notte, sempre ad opera di ignoti che hanno utilizzato anche in quel caso delle pietre, avevano mandato in frantumi la vetrata della stessa porta senza però fare irruzione nei locali. E’ facile, dunque, immaginare che quella che era stata classificata come una ragazzata, sia stata una prima “spedizione” per cercare di capire come entrare nella struttura e per verificare che effettivamente non sarebbe scattato alcun allarme.
Le indagini sono nelle mani della Digos e degli uomini del locale Commissariato di Polizia di Stato. L’intervento degli agenti di polizia e dei vigili del fuoco è stato immediato. Il primo a dare l’allarme è stato un vigilantes fuori servizio della Sicura, istituto che opera per il Comune di Manfredonia, che in maniera del tutto casuale, passando nei pressi dell’istituto intorno alle 22, aveva notato fumo nero levarsi da uno degli edifici della scuola. I pompieri hanno domato le fiamme in meno di un’ora. In ausilio si sono recati sul posto anche alcuni volontari del Paser. I pompieri hanno effettuato tutti gli accertamenti di propria competenza , mentre gli uomini della polizia scientifica hanno completato in mattinata i rilievi cominciati la sera stessa dell’incendio.
L’ingegnere dell’Ufficio Tecnico comunale, Gianpio Giuliani, incaricato delle ricognizioni e delle perizie ha dichiarato che sarà necessario compiere ulteriori e più puntuali indagini tecniche. Secondo una prima e approssimativa valutazione i danni ammontano a circa 50mila euro, esclusi gli arredi e le attrezzature, sempre che non si stabilisca che sia stato compromesso anche il solaio dell’edificio.