[01/09/2007]
SORVEGLIATO SPECIALE RAPINA CAMIONCINO DEI PANINI
Sorpreso da una guardia giurata, arrestato dalle volanti
Rapina al camioncino dei panini. Marcello Palazzo, 42enne leccese, era affamato, ma non di hamburger e patatine. Del camioncino di piazzale Carmelo Bene apprezzava soprattutto il giro di soldi in cassa. Così ne ha voluti un po’ per sé. Ed ha pensato di entrare in azione di notte. Un rischio doppio, per lui, sorvegliato speciale di polizia con obbligo di residenza nel proprio comune.
Su ordine del Tribunale, ogni sera avrebbe dovuto fare rientro a casa alle 21. Ed è stata proprio la scappatella notturna il guaio più grosso e per il quale si sono riaperte le porte del carcere. Perché l’arresto è avvenuto per violazione delle prescrizioni imposte con la sorveglianza speciale, riguardanti l’obbligo di “rispettare le leggi” e quello di “rincasare” alle 21: il furto è stato compiuto nella notte fra giovedì e venerdì. Per il reato specifico, poi, rapina impropria e danneggiamento del camioncino, s’è preso una denuncia a piede libero.
Il piano di Palazzo, che era già riuscito ad entrare nel camioncino forzando la serratura posteriore e arraffando per la verità pochi spiccioli (15 euro in tutto) è saltato quando sul posto è arrivata una pattuglia della vigilanza privata “La Serenissima”. La guardia giurata è scesa dall’auto quando s’è accorta dell’effrazione, ma, Palazzo l’ha strattonata, facendola cadere per terra per poi fuggire con il mezzo usato per raggiungere il luogo: una bicicletta. Per fare chiarezza sull’episodio, sono stati chiamati gli agenti della sezione volanti. I quali hanno raccolto dalla guardia giurata un dettagliato identikit dell’uomo, avvalorata da quella del proprietario del camioncino, un 30enne di San Cesario di Lecce, il quale ha spiegato che da alcuni giorni il rapinatore si aggirava con fare sospetto intorno alla sua roulotte “fast-food”. Cercato per tutto il giorno successivo, Palazzo è stato poi rintracciato nella serata di ieri presso la sua abitazione e trasportato in carcere. E’ difeso dall’avvocato Maria Gabriella Mastrolia.
La Redazione